Sapevi che lasciando la canna da pesca incustodita, si può trovare al ritorno uno scenario inatteso, cosa ha trovato questo pescatore nella sua canna?
Molti pescatori che praticano regolarmente varie tipologie di pesca, possono aver accidentalmente pescato una volta nella vita una varietà di pesce insolito o protetto.
Quando si va a pescare oltre all’attrezzatura adatta, occorre conoscere bene i fondali e la morfologia specifica della zona in cui si vuole effettuare la pesca. Ogni sessione di pesca è differente da un altra, ma per praticare la pesca sportiva bisogna seguire precise regole.
Il cosiddetto fenomeno del baycatch, ossia la cattura di specie protette in modo accidentale, è sempre più diffuso. Occorre precisare che esistono delle tipologie di pesci protette, e che vanno subito liberate in caso di pesca accidentale.
Come fare una pesca sostenibile
Una buona pesca dipende da diversi fattori, la scelta della giusta attrezzatura e del posto giusto sono di certo essenziali. I fondali di tipo misto, sono sicuramente quelli ideali in cui trovare e pescare le più grandi varietà di pesci.
Per cui i fondali caratterizzati da rocce e sabbia, sono quelli in grado di ospitare moltissime varietà di pesci. Nella pesca da riva, come in ogni tipo di pesca occorre seguire delle regole precise per il buon esito della pesca.
La pesca eccessiva va limitata in favore di un tipo di pesca più responsabile, per proteggere gli ecosistemi marini e le specie in pericolo.
Una pesca sostenibile, è un tipo di attività sportiva che non danneggia l’ambiente marino. Dato che molte specie di pesci sono a rischio d’estinzione, sono state emanate delle leggi per tutelarle.
Diverse razze di pesci che popolano i mari, gli oceani e i laghi, sono protette e preservate mettendo in atto un tipo di pesca poco invasiva. Si tratta di evitare di pescare i pesci più piccoli e prendere solo il necessario per evitare gli sprechi. Vi sono delle tecniche di pesca, che tengono conto dell’ecosistema marino per consentire così ai pesci di riprodursi.
Che pesci pescare da riva e scogli
Esistono delle varietà di pesci, che si possono catturare più facilmente da riva e dagli scogli. Gli squali, di cui ne esistono moltissime razze e tipologie, possono divenire una facile preda accidentale.
Sempre più spesso si sono verificati episodi in cui alcuni pescatori senza volerlo, si sono ritrovati attaccati al loro amo qualche varietà di squalo.
A tal riguardo, va specificato che nel nostro Paese la pesca e la vendita degli squali nel Mar Mediterraneo è vietata per oltre una ventina di specie. Molte specie oceaniche sono a rischio estinzione, per via dell’eccessiva pesca di questi bellissimi e temutissimi esemplari, ma molto dipende pure dalla pesca di tipo accidentale.
Gli squali possono essere pescati per errore, dalle diverse attrezzature di pesca che chiaramente non possono selezionare cosa pescare. In genere gli squali, vengono catturati durante le battute di pesca a strascico con le reti. Le reti a strascico, sono molto dannose per alcune varietà di pesci che rischiano l’estinzione.
Cosa ha trovato nell’amo il pescatore?
Ritrovarsi all’amo un esemplare di squalo, può essere un esperienza davvero emozionante ma molto dannosa per questi grandi predatori marini.
Per evitare la scomparsa di alcune specie di pesci, come gli squali, esistono delle leggi a tutela delle specie più vulnerabili.
Pescare accidentalmente con una canna da pesca un piccolo di squalo dagli scogli o dalla spiaggia, è un fenomeno che si può verificare e che va arginato. Le reti illuminate, utili per evitare di prendere gli animali marini protetti, sono un valido rimedio per la sostenibilità ecologica.
Le reti da posta, rappresentano lo strumento da pesca più usato, che purtroppo causa la cattura di molte specie ittiche vietate. Per evitare di pescare per sbaglio uno squalo, specie protetta a rischio estinzione, è stato ideato un dispositivo noto come sharkguard.
Si tratta di un apparecchio a batteria, che emette un campo elettrico che viene percepito dagli squali spingendoli ad allontanarsi. Si tratta di un tipo di tecnologia in fase sperimentale, che potrebbe ridurre notevolmente la cattura casuale degli squali.