La vera identità dello Yeti, l’incredibile scoperta sorprende gli studiosi: ecco chi è

La vera identità dello Yeti, una figura che da sempre suscita molta curiosità. E voi sapreste dire qual è? Ecco la risposta degli studiosi.

Scoperta sullo Yeti
Scoperta sullo Yeti – viaggi.nanopress.it

La fantasia umana lo sappiamo, non ha limiti. Quando si tratta di fondere mito e realtà poi, galoppa veramente a briglia sciolta. Le leggende, soprattutto quando ci si può appigliare ad un fondo di verità di scientifica, piacciono sempre moltissimo. Avrete certamente sentito parlare di diversi animali che fanno ormai parte del folklore, ma della cui esistenza non esistono certe evidenze scientifiche. Fenici, ippogrifi, e ancora unicorni, manticora, basilisco. Nel Medioevo venivano elencati anche nei cosiddetti bestiari.

La vera identità dello Yeti, sapete qual è?

Venendo più verso i tempi moderni, un animale che molto scatena la fantasia è lo Yeti. Ormai una creatura leggendaria a tutti gli effetti, la sua (possibile) esistenza fa parte di credenze popolari che arrivano direttamente dall’Himalaya e da lì entrata a far parte nell’immaginario collettivo di tutto il resto del mondo.

Quando si parla di Yeti spesso lo si definisce un “abominevole uomo delle nevi”. Sapete che in realtà la nascita di questo soprannome deriva dalla traduzione errata della frase Metoh Kangmi, che in nepalese in realtà significa “uomo orso delle nevi”. Il nome della creatura deriva dalla parola yeh-teh. Facendone una traduzione approssimativa, significa più o meno “uomo delle rocce”.

In generale, la descrizione fisica di questa creatura è quella di un animale enorme, forse simile ad una scimmia, che si può incontrare nelle zone dell’Everest o dell’Himalaya. Negli anni queste descrizioni sono diventate via via più precise: pare che possa misurare tra 1,80 e 2,40 metri di altezza e sarebbe ricoperto di pelliccia dal bianco all’argento. In molti ritengono possa avere anche una lunga capigliatura e braccia lunghissime.

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La figura dello Yeti nell’immaginario – viaggi.nanopress.it

Secondo molti esisterebbero addirittura due tipi di Yeti, il Dzu Teh che arriva fino a 3 metri di altezza e il Meh Teh, più piccino. Esistono anche leggende circa suoi “familiari”. In Malesia e Indocina sarebbe stato avvistato lo Xueren, nel Pacifico invece il Bigfoot.

Ora la scienza potrebbe però dare finalmente una risposta alla vera identità dello Yeti, che sarebbe niente altro che…un orso!

Lo Yeti o un orso? La spiegazione degli scienziati

La leggenda dell’abominevole uomo delle nevi risale addirittura al 1407, quando un bavarese, tale Johann Schiltberger riferì di aver avvistato delle creature dall’aspetto umanoide ma con pelliccia, durane una spedizione in Mongolia sulla catena montuosa di Altai.

Successivamente R.R. Hodgson, un magistrato britannico, riferì di averne avvistato uno in Nepal, mentre le prime impronte risalgono al 1889, riscontrare dal maggiore Laurence Austine Waddell.  Da lì in avanti i presunti avvistamenti non si contano, ogni volta sempre più terrificanti.

La scienza ora fornisce questa spiegazione. Anni dopo alcune ricerche condotte dall’Università di Buffalo, una ricerca del National Trust for Nature Conservation, spiega chiaramente la vera origine del leggendario mostro. Questo umanoide in realtà sarebbe niente altro che un Ursus arctos pruinosus. In parole povere una sottospecie dell’orso bruno. Chiamato anche Dom Gyamuk, vive principalmente nelle zone dell’altopiano tibetano. Gli scienziati sono arrivati a questa conclusione quando sono stati chiamati ad analizzare presunte impronte dello Yeti nell’altopiano. Gli abitanti del luogo avevano individuato anche delle fosse di due metri.

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la vera identità dello Yeti – viaggi.nanopress.it

Dopo vari appostamenti soprattutto in notturna, sono riusciti ad identificare con certezza l’animale, riuscendolo anche ad immortalarlo con certezza. C’è da dire che già nel 1986 l‘alpinista Reinhold Messner aveva lanciato l’ipotesi che lo Yeti potesse in realtà essere l’orso azzurro tibetano. Ne avvistò anche uno, e lo descrisse in posizione eretta sulle zampe posteriori.

Messner spiegò anche che i tibetani lo descrivevano effettivamente come molto simile allo Yeti, ovvero dall’aspetto umano, irsuto, dalle braccia lunghe. Ne si poteva ammirare un esemplare anche nello zoo di Lhasa. 

La vera identità dello Yeti nella cultura popolare

Facile immaginare come un animale così leggendario possa essere entrato a far parte della cultura popolare, infestando con la sua presenza cinema, tv, libri, fumetti.

Ad esempio nello pseudobiblum della saga Animali Fantastici e dove trovarli, appartenente al mondo di Harry Potter, si ipotizza una parentela tra Yeti e Troll di Montagna. L’animale appare anche nella serie tv Doctor Who.

In narrativa lo citano sia R.L. Stine e Lovecraft. Il secondo in particolare ipotizza che lo Yeti sia assimilabile alla figura del Gug, un essere mostruoso che ricorda anch’esso le scimmie nell’aspetto.

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Yeti o Bigfoot – viaggi.nanopress.it

Al cinema lo Yeti è apparso in lungometraggi come The Snow Creature del 1954, ma anche in La Mummia – La tomba dell’imperatore dragone, Hotel Transylvania, Le 5 Leggende. E ancora in Monster University del 2013 e nel cortometraggio Il piccolo Yeti del 2019.

Anche nel vasto universo Marvel diversi personaggi si ispirano a questa figura, come Yetrigar, ma anche Susquatch e The Abominable Snow King.

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