Si trova in Italia ed ha davvero la forma del cetaceo più celebre. La roccia balena, sapete dove si trova? Scopriamolo.
Una vera attrazione, nascosta nella natura di una regione bellissima. In molti amano passeggiare fin qui anche solo per fotografarla. Una roccia che per la sua particolarità sembra quasi una delle note sculture del Parco dei Mostri di Bomarzo. Ed invece si trova nei pressi di un bellissimo monte. Scopriamo dove.
Occhi, denti aguzzi, è proprio una balena in tutto e per tutto. Non preoccupatevi se non sapete dove si trova, perché si tratta di una attrazione spesso sconosciuta anche ai cittadini più esperti del loro territorio.
La roccia balena è custodita infatti nella bella Sardegna. Precisamente nella zona di Cagliari. Per vederla dovrete fare una bella passeggiata presso il Parco di Monte Urpino. E si trova a ridosso di un’altra statua molto amata, che è quella di San Francesco.
Una statua davvero imponente che i cittadini cagliaritani amano fotografare quando si trovano nei presi di Viale Europa.
E che effettivamente ricorda una delle sculture custodite all’interno del Parco dei Mostri di Bomarzo. Che però si trova a Viterbo, nel Lazio. Il parco di Monte Urpinu è una delle più celebri aree verdi della città, che si trova nel quartiere omonimo. Si tratta inoltre della prima ed antica area verde della città, uno dei luoghi più frequentati da chiunque voglia trascorrere delle ore all’aria aperta.
La storia di questa bellissima area risale addirittura al XIV secolo a.C. quando nel punto più alto di Monte Urpinu venne eretto un nuraghe bianco. Ad oggi di questa zona rimangono delle scarne parti della cinta muraria. Alcuni dei massi utilizzati per la costruzione vennero infatti riutilizzati e si sono dimostrati poco resistenti alle intemperie.
Secondo gli esperti il nome deriva dal latino Mons Vulpinus, perché qui si trovavano conigli, volpi, pernici e cinghiali. Negli anni l’area boschiva si ridimensionò, complice anche il disboscamento atto a sfruttarne il legname. Questo almeno finché nel 1500 il Regno di Sardegna lo rese illegale. Si cerò poi di rinverdirlo, con l’introduzione di specie quali il Pinus Pinaster ed il Pinus Halepensis. Se ne occupò l’agronomo Raffaele Pischedda su incarico di Edmondo di Teulada.
Ad oggi questa area si estende per 35.000 metri quadri, con ben 14 chilometri di viali. Un luogo davvero suggestivo, perché vi si possono ammirare diversi punti di vista di Cagliari e del Campidano, ed anche dello stagno di Molentargius, creato nel 1930. E non dimentichiamo anche la vicinanza con la spiaggia di Su Poetto, che si trova percorrendo proprio il Viale dove si trova la roccia balena.
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