Matrimoni civili, in Italia c’è una regione in particolare dove se ne celebrano di più. Sapete quale? Ve lo diciamo noi.
Secondo un recente rapporto Istat, nel nostro paese i matrimoni civili sono decisamente in aumento. A quanto sembra nel 2022, prendendo in esame i primi nove mesi dell’anno, sono stati registrati aumenti del 4,8%. Un incremento notevole rispetto allo stesso periodo preso in esame nel 2021. Crescono molto anche le unioni civili. Sapreste dire però in quale regione italiana ne vengono celebrati di più? Ve lo diciamo noi.
Matrimoni civili in Italia, ecco dove se ne celebrano di più
Si chiama “Matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi nel 2021”, il report condiviso dall’Istat circa l’andamento dei matrimoni civili nel nostro paese. Pare che dopo le comprensibili flessioni dovute anche alle restrizioni della pandemia, ci sia stata una lenta ripresa, soprattutto nel 2021.
In quell’anno risulta siano stati celebrati ben 180.416 matrimoni. In pratica addirittura l’86,3% in più rispetto al 2020. Un anno particolarmente sfortunato durante il quale moltissime coppie in tutta la penisola hanno dovuto rinviare le unioni, a causa delle quarantene ed anche delle chiusure tra regioni.
Ci vorrà secondo l’Istat del tempo prima che si possa recuperare quanto perso in quel periodo, ma la tendenza appare positiva. La regione in cui si celebrano più matrimoni civili ad oggi è una in particolare: la Lombardia. Ben il 21,8% di matrimoni celebrati. E 2.148 unioni civili tra coppie dello stesso sesso sono state celebrate nel 2021 in tutta Italia.
Seconda in classifica la regione Lazio. Il 13,8% di unioni civili, seguita dall’Emilia Romagna. Nei suoi comuni si conta il 10,1% di matrimoni tra persone dello stesso stesso.
In generale i dati raccolti dall’Istituto parlano chiaro. Nel corso dell’anno 2021, le unioni civili sono state in prevalenza tra uomini, con 1255 matrimoni registrati. Se invece prendiamo ad esame il 2022, aumentano sia i matrimoni che le unioni civili. Facendo un confronto tra 2021 e 2022, sebbene i dati siano ancora parziali, pare che ad essere superiori siano le seconde nozze con una percentuale del 15,6% in più.
Il rapporto dell’Istat in Italia
A quanto pare sempre più coppie scelgono di unirsi in matrimonio tramite rito civile che sia prime o secondo nozze. Nel primo caso pare che la percentuale sia del 43,1% nel 2021.
L’Istat riferisce però anche altri dati interessanti sulle abitudini delle coppie. Sempre più persone scelgono di sposarsi in regime di separazione dei beni. Rispetto al 2020 le unioni tra coppie dello stesso sesso sono salite del 39,6%
Per quel che concerne le seconde nozze, sono più frequenti quelle in cui ad essere divorziato è lo speso e sono più diffusi nel centro e al nord. Queste in particolare in Liguria e Friuli, meno invece in Basilicata e Calabria.
Altro dato molto interessante riguarda la nazionalità degli sposi. Si registrano 24.380 unioni in cui almeno uno dei due coniugi è straniero. Principalmente la tendenza è sposto italiano e sposa straniera. Ad oggi il report ci racconta di 4595 donne italiane che scelgono un partner di nazionalità straniera.
E i divorzi? Sempre secondo questa indagine, nel 2021 sono stati registrati ben 34.225 divorzi consensuali, di fatto facendo crescere la tipologia di queste separazioni. Una tendenza in crescita del 31,7% se pensiamo al 2020. In quell’anno “solo” 25.982 coppie avevano deciso di porre fine alla loro unione.
Quanto tempo occorre per sposarsi con rito civile? Le tempistiche normali ci parlano di un mese dal momento in cui si prende appuntamento per le pratiche per le pubblicazioni. Dunque bene premunirsi per tempo, perché alcuni uffici comunali potrebbero avere un’agenda appuntamenti molto ricca.
L’unione generalmente si tiene all’interno della sala comunale di residenza o location, spesso indicate come “case comunali” autorizzate sempre dal comune. Ad esempio è possibile anche sposarsi in spiaggia. C’è una legge, la 396/2000 che autorizza sia il matrimonio in spiaggia, che altri tipi di ufficio di Stato Civile dove è possibile espletare le funzioni del rito. Con alcune deroghe si può anche scegliere il celebrante, che dunque non per forza dovrà essere un ufficiale di Stato, ma una persona vicina alla coppia, autorizzata per l’occasione.
