La regione italiana con più incendi boschivi nel 2022, secondo dei report, si trova nel sud Italia. Il problema degli incendi è sempre all’ordine del giorno, specie in estate, quando le alte temperature ne aumentano i rischi.
Secondo le ricerche dell’European Forest Fires Information System (Copernicus Emergency), gli incendi che colpiscono le foreste sarebbero in diminuzione, nonostante rappresentino ancora un problema non indifferente da risolvere al più presto.
Solo nel 2022, secondo i dati, gli incendi in Italia hanno causato la perdita di ben 68.000 ettari di natura, un numero esorbitante, ma nello stesso tempo insignificante rispetto all’anno precedente.
Questa perdita, infatti, corrisponderebbe a meno della metà di quella del 2021. Ma perché i boschi bruciano e dove questo fenomeno si verifica maggiormente?
Incendi boschivi in Italia: le cause
La maggior parte degli incendi nelle foreste si verificano, inutile negarlo, a causa dell’uomo. Attività umane irresponsabili come l’abbandono in natura di sigarette accese, l’utilizzo di fuochi d’artificio nei pressi delle aree boschive oppure l’accensione di falò non controllati e in zone dove sarebbe meglio evitare sono solo alcune delle cause.
Talvolta, purtroppo, l’uomo appicca volontariamente gli incendi spinto dalle motivazioni più assurde e banali oppure dalla spaventosa voglia di causare danni e di vedere il fuoco propagarsi.
Oltre all’attività umana, altri fattori che determinano gli incendi in natura sono:
- Condizioni metereologiche estreme. Temperatura elevata, periodi di siccità prolungata e venti forti possono aumentare il rischio di incendi. In queste condizioni, la vegetazione secca può prendere fuoco facilmente e l’incendio può diffondersi rapidamente.
- Scariche elettriche. I fulmini sono una causa naturale degli incendi nelle foreste. Durante temporali, le scariche elettriche possono colpire gli alberi e innescare incendi.
- Pratiche di gestione forestale inadeguate. Una cattiva gestione delle foreste, come la mancanza di pulizia periodica o la rimozione delle piante secche e morte, può aumentare il rischio di incendi. La presenza di materiali infiammabili accumulati nel sottobosco può facilitare la propagazione del fuoco.
- Cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici possono infine influenzare le condizioni atmosferiche, rendendo le regioni più suscettibili agli incendi boschivi.
La regione italiana con più incendi boschivi nel 2022
Secondo i report, nel 2022 la regione che ha dovuto fare i conti maggiormente con gli incendi in Italia è stata la Sicilia.
L’isola ha assistito alla perdita devastante di oltre il 50% del totale nazionale del territorio. Molte aree protette (tra cui i boschi di Piazza Armerina e la riserva naturale orientata di Rossomanno Grottascura Bellia) parte dei boschi nei pressi del comune madonita di Petralia Soprana, nelle vicinanze di Noto, nel Parco dell’Etna e dei Nebrodi, e quelli che circondano la provincia di Trapani sono andati distrutti per un totale pari a oltre i 4.000 ettari bruciati.
Dopo la Sicilia, le altre regioni più colpite dagli incendi boschivi sono state la Calabria (1.800 ettari andati a fuoco) e il Lazio (1.300 ettari di terreno perduti).
Le conseguenze degli incendi boschivi
Un incendio nelle foreste può avere diverse conseguenze sia per l’ecosistema forestale che per l’ambiente circostante.
Innanzitutto gli incendi possono distruggere vasti tratti di foresta e causare danni irreparabili agli habitat naturali. Le fiamme bruciano praticamente tutto. Gli animali selvatici sono quelli che ne subiscono maggiormente le conseguenze perdendo il proprio habitat, ma anche le piante e la vegetazione autoctona non ne rimangono di certo illese.
L’incendio può causare quindi la perdita di specie vegetali e animali. Gli organismi che non sono in grado di sfuggire alle fiamme rimangono feriti o uccisi. Ciò può anche portare alla perdita significativa di specie uniche e importanti per l’ecosistema.
Durante un incendio, vengono poi rilasciati nell’atmosfera grandi quantità di gas tossici. Questi includono biossido di carbonio (CO2), monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOx) e particolato fine. Inutile dire che queste emissioni possono avere effetti negativi sulla qualità dell’aria e sulla salute umana.
Dopo un incendio, inoltre, la mancanza di vegetazione può aumentare il rischio di frane e valanghe. Le radici delle piante svolgono un ruolo importante nel mantenere la stabilità del suolo, trattenendo l’acqua e prevenendo l’erosione. Senza queste radici, il suolo può diventare instabile e soggetto a smottamenti, aumentando il pericolo per le comunità vicine.
Gli incendi boschivi infine possono avere un impatto significativo sull’economia. Le perdite includono danni alla proprietà, interruzione delle attività agricole e forestali, danni alle infrastrutture, costi di spegnimento dell’incendio e costi di ripristino dell’ecosistema.
Basti pensare che nella regione più colpita dagli incendi, la Sicilia, nel 2022 sarebbero stati spesi ben 22 milioni di euro per la campagna antincendio di cui solo 5 milioni e mezzo sono serviti solo per gli interventi aerei.
Cosa fare?
La prevenzione degli incendi forestali è di fondamentale importanza per proteggere le foreste e ridurre i rischi per l’ambiente e le comunità circostanti.
Ecco alcune misure che potrebbero aiutare a prevenire gli incendi boschivi.
- Educazione e sensibilizzazione. È importante educare le comunità sulla prevenzione degli incendi forestali e promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alle pratiche sicure nelle aree boschive. Questo può essere fatto attraverso campagne di sensibilizzazione, programmi educativi nelle scuole, cartelli informativi e divulgazione dei rischi associati agli incendi.
- Divieto di accendere fuochi. È essenziale rispettare i divieti di accendere fuochi nelle aree forestali o in prossimità di esse. È necessario seguire le leggi locali riguardanti l’uso del fuoco all’aperto e adottare pratiche sicure quando si utilizzano fuochi per attività come campeggio o barbecue.
- Smaltimento sicuro delle sigarette. Le sigarette accese o mal spente possono causare incendi catastrofici. I fumatori devono essere responsabili nello smaltimento delle sigarette, assicurandosi che siano completamente spente e gettandole in modo appropriato negli appositi contenitori e non in natura.
- Sorveglianza e segnalazione tempestiva. È importante monitorare costantemente le aree forestali e segnalare tempestivamente qualsiasi segno di potenziale incendio alle autorità competenti. Ciò può consentire una risposta rapida e un’azione preventiva per contenere gli incendi sin dalle prime fasi.
- Gestione forestale sostenibile. Una gestione forestale adeguata può contribuire alla prevenzione degli incendi. Ciò può includere per esempio pratiche di pulizia periodica delle foreste per rimuovere la vegetazione secca.
Tuttavia, la prevenzione degli incendi richiede la collaborazione tra le comunità, le autorità locali, le organizzazioni ambientali e i responsabili della gestione delle foreste. Solo insieme si può davvero combattere questo problema che anno dopo anno attanaglia le aree naturali non solo d’Italia, ma di tutto il mondo.