Sai qual è la regione italiana con più alveari? A rivelarcelo è il report dell’Osservatorio Nazionale Miele che ci illustra la situazione nazionale in fatto di alveari e sciami di questi fondamentali insetti.
Il 2020 è stato per gli apicoltori l’anno di sviluppo maggiore tra quelli dell’ultimo decennio. A confermarlo è il report dell’Osservatorio Nazionale Miele che ha registrato un aumento del 52% degli apicoltori rispetto al 2016.
La crescita di questi professionisti ha portato di conseguenza all’aumento dell’apiari in Italia che sempre nel 2020 hanno raggiunto il numero di 153.309, ben l’80% in più a confronto con il 2016.
Ma quali sono le zone del territorio italiano dove si trovano più alveari?
Il Piemonte, la regione italiana con più alveari e anche quella con più sciami
Secondo gli studi, il 2020 ha censito in totale su tutto il territorio nazionale 1.678.487 alveari e 270.235 sciami.
La maggior parte di questi risultano concentrati in Piemonte dove si trovano il 12,5% di alveari e il 20,7% di sciami del totale. Questa regione ha infatti il primato sia per quanto riguarda il numero di alveari registrati (205.587) sia per quanto riguarda quello degli sciami.
Dopo il Piemonte, per numero di alveari si trova la Lombardia, con il 10,5% (149.567 alveari), seguita dall’Emilia Romagna, con l’8,8% (120.201 alveari).
Prendendo in considerazione gli sciami, invece, dal report emerge che subito dopo il Piemonte si trovino la Toscana, con l’8,7%, e la Sicilia, con l’8,5%.
In fondo alla classifica si trova poi la Valle d’Aosta, ultima sia per numero di alveari sia per sciami che toccano rispettivamente lo 0,4% e lo 0,5%.
In totale si stima comunque che in Italia la produzione di miele proveniente da tutti le regioni sfiori le 20.000 tonnellate ogni anno, destinate per il 40% all’industria alimentare e cosmetica e per il 60% ai consumatori.
L’importanza delle api e la loro vita in pericolo
Le api sono insetti di fondamentale importanza per l’ecosistema e per l’attività umana.
Sono responsabili della pollinazione delle piante, e garantiscono con il loro lavoro la produzione di frutta, verdura e cereali. Senza di loro molti prodotti alimentari non sarebbero disponibili sulla nostra tavola.
Inoltre, l’apicoltura è un’attività importante per l’economia di molte zone rurali che fornisce un reddito supplementare per le famiglie che si dedicano con passione e dedizione alla produzione di miele.
Tuttavia, i cambiamenti climatici hanno effetti terribili sulle api. Negli ultimi anni la diminuzione delle piogge, le estati sempre più calde e le ondate di calore da una parte e gli eventi meteorologici estremi dall’altra hanno inevitabilmente portato a una riduzione della produzione miele a causa degli sconvolgimenti naturali e della mancata presenza di fiori primaverili, e di conseguenza della quantità di cibo disponibile per le api.
Ci sono però alcune cose che ciascuno di noi può fare per aiutare a preservare le api e il loro importante ruolo nell’ecosistema, soprattutto in questo preciso momento storico così difficile:
- Piantare fiori e piante che attraggono le api. Scegliere una varietà di fiori dall’inizio della stagione primaverile fino alla fine dell’autunno per fornire alle api cibo durante tutto l’anno.
- Acquistare prodotti locali da apicoltori sostenibili e responsabili. In questo modo si sostiene l’apicoltura locale e si contribuisce a preservare le api.
- Evitare l’uso di pesticidi e prodotti chimici nei luoghi in cui le api possono essere presenti, come giardini e campi.
- Informare gli altri sui problemi che le api stanno affrontando e sui loro importanti ruoli nell’ecosistema.
- Costruire un alveare semplice in giardino per aiutare a creare un habitat per le api.
Queste semplici azioni possono dare una mano alle api, preziose risorse per la vita del pianeta.
