Dopo quasi 30 anni torna questa specie creduta per molto tempo scomparsa. Un progetto di reintroduzione ha fatto sì che potesse rientrare nella sua terra d’origine.
Nel 1975 iniziava la guerra civile, uno dei più grandi conflitti mai combattuti in Angola, in Africa. L’eterno scontro è continuato per anni in modo sistematico, salvo alcune interruzioni, fino all’aprile del 2002.
In quell’arco di tempo, inutile dirlo, a rimetterci non è stata solo la popolazione dell’Angola, ma anche la natura, fauna compresa. E le conseguenze sono tangibili ancora oggi.
Da tre decenni infatti, è sparita una delle specie autoctona della regione, la giraffa dell’Angola, una delle quattro specie esistenti in Africa. O meglio, si credeva sparita. Sì, perché di recente questo esemplare è tornato a ripopolare la sua terra.
Dopo quasi 30 anni torna questa specie, la giraffa, in Angola grazie a un progetto di reintroduzione
Così come ha causato la sua scomparsa, l’uomo ha adesso fatto in modo di reintrodurre la giraffa dell’Angola nel suo territorio d’origine. Grazie alla collaborazione tra l’African Parks che supervisiona la gestione dei parchi nazionali, il governo dell’Angola e la Giraffe Conservation Foundation che preserva questi animali in tutto il mondo, è stato possibile il ritorno della Giraffa giraffa angolensis.
Il 3 luglio scorso ben 14 esemplari adulti, nello specifico 7 femmine e 7 maschi, sono arrivati in Angola dopo un lungo viaggio di circa 1300 chilometri dalla Namibia centrale.
La loro destinazione è stata raggiunta dopo circa 36 ore, intervallate da soste per consentire a questi splendidi animali di nutrirsi, reidratarsi e riposarsi in aree verdi e ombreggiate.
La meta era il Parco Nazionale di Iona, un’area protetta nata nel 1964 e ampia ben 15mila chilometri quadrati. Il Parco si estende nei pressi del Namib, conosciuto per essere il deserto più antico del mondo. I 14 esemplari introdotti sono in un’età tale che ben presto consentirà loro di riprodursi e di incrementare la popolazione in modo del tutto naturale.
Gli sconvolgimenti della guerra civile e la scomparsa delle giraffe
La guerra civile ha avuto un impatto devastante sull’ambiente e sulla biodiversità del Paese.
Durante i periodi di conflitto, le risorse naturali sono state sfruttate per scopi militari e molte aree protette e riserve naturali sono state intaccate. La caccia illegale e la distruzione dell’habitat sono aumentate notevolmente, portando alla diminuzione o alla scomparsa di numerose specie, inclusa la giraffa.
Le giraffe sono animali particolarmente vulnerabili alla caccia illegale per il loro valore commerciale, come la vendita della loro carne, della loro pelle o di altri parti del corpo. Inoltre, l’instabilità del periodo di guerra civile ha limitato gli sforzi di conservazione e di gestione delle riserve naturali, contribuendo ulteriormente al declino delle popolazioni di giraffe e di altre specie.
Dopo la fine della guerra civile, gli sforzi di conservazione e la protezione dell’habitat sono stati gradualmente ripresi, ma la situazione della fauna selvatica in Angola è stata gravemente compromessa. Almeno fino a qualche giorno fa.
La direttrice esecutiva della Giraffe Conservation Foundation, Stephanie Fennessy, ha espresso lo stupore e la gioia nel vedere le giraffe muovere i propri passi nella loro terra di appartenenza dalla quale mancavano da decenni.
Questo prezioso progetto di reintroduzione non farà altro che portare da qui ai prossimi anni enormi benefici per tutto l’ecosistema.
Inoltre, come si legge su alcuni giornali online, si sta anche pensando di avviare progetti per la reintroduzione anche di altri animali scomparsi nella regione. Tra questi ci sarebbe il rinoceronte nero e il leone.