La città delle fontane è italiana: ecco dove si trova il patrimonio stupendo da scoprire. Scopriamo quali sono le più belle fontane.
Roma è una meta obbligatoria per il turismo internazionale. La Capitale è un vero e proprio scrigno che racchiude una serie infinita di tesori, che neanche i suoi abitanti conoscono del tutto. Tra le tante attrazioni dell’Urbe, occorre ricordare anche le fontane, con gli ormai famosi nasoni, oltre duemila lungo tutto il territorio comunale, che vanno ad abbinarsi alle più celebri, i capolavori architettonici conosciuti in ogni angolo del globo.
Roma è la città delle fontane
Il rapporto tra i romani e le fontane è ormai di lunga data. Sin dall’antichità l’acqua è stata considerata un dono degli dèi, dalla sacralità indiscussa. Se era messa a disposizione del pubblico, al tempo stesso la sua erogazione avveniva tramite l’ausilio di strutture rifinite da orpelli architettonici e scultorei in grado di regalare forti suggestioni.
Con il trascorrere dei secoli l’acqua ha perso la sua veste sacra, ma le fontane hanno continuato ad essere una straordinaria caratteristica di ogni parte della città, con l’aggiunta di quelle più moderne alle opere antiche. Il risultato è talmente straordinario da aver spinto il poeta Percy Bysshe Shelley ad affermare che basta la loro presenza per giustificare un viaggio nell’Urbe.
Le fontane più belle di Roma
Se elencare tutte le fontane romane è impossibile, al tempo stesso ce ne sono alcune realmente impossibili da ignorare. In particolare:
- la Fontana di Trevi, opera di Nicola Salvi immortalata da “La dolce vita” di Federico Fellini e “Totòtruffa ’62”;
- la Barcaccia, posizionata ai piedi di Trinità dei Monti, in Piazza di Spagna, realizzata da Pietro Bernini;
- la Fontana del Tritone, opera di Gian Lorenzo Bernini, incastonata in Piazza Barberini;
- la Fontana delle Naiadi, in Piazza della Repubblica, a pochi passi di distanza dalla Stazione Termini;
- la Fontana dell’Acqua Paola, indicata dai Romani come il Fontanone, celebrata da Antonello Venditti in “Roma Capoccia”;
- la Fontana dei Quattro Fiumi, posizionata all’interno di un’altra icona capitolina, Piazza Navona, ove fa compagnia a quelle del Nettuno e del Moro;
- la Fontana di Via del Babuino, che ospita una delle sei statue parlanti cittadine, la scultura del Sileno;
- la Fontana delle Tartarughe di Piazza Mattei, a pochi passi dal Ghetto Ebraico, che la leggenda vuole costruita nell’arco di una sola notte, per permettere al duca Mattei di chiedere la mano della sua futura sposa, che abitava proprio di fronte ad essa;
- la Fontana delle Rane, immersa nello straordinario quartiere Coppedè e costruita nello stesso stile barocco che distingue uno dei luoghi più enigmatici di Roma.