Torna, dopo due anni di assenza, un esemplare molto importante in Italia: ecco il posto dove è stato avvistato.
Dopo due anni di assenza è tornato un esemplare in Italia, precisamente nella natura selvaggia e incantevole del Trentino orientale. Si tratta, nei fatti, di un orso bruno giovane e maschio che nello specifico è stato avvistato a Telve. Le autorità, ad ogni modo, lo stanno monitorando in quanto l’animale, di grosse dimensioni, pare sia responsabile di aver aver provocato dei danni ad un apiario. Scopriamo, dunque, insieme, perché è così importante aver ritrovato un tale esemplare nei boschi.
Avvistato esemplare di orso bruno giovane in Italia
In Trentino orientale è stato avvistato un’esemplare di orso bruno giovane che – in sostanza -segna la il ritorno di tale specie all’interno di questa area, dopo due lunghi anni di assenza
. Nello specifico, l’avvistamento è stato effettuato nella malga Cere, che si trova nel Comune di Telve.
L’animale è stato visto nel corso del mese di giugno, in una serata come un’altra, intorno alle 21:30. Però, c’è da dire, che questo animale pare sia irresponsabile di alcuni danni effettuati ad un apiario che si trova nella malga Valtrighetta.
Al fine di identificarlo, gli esperti del corpo forestale Trentino hanno messo sotto esame alcuni peli ritrovati sul posto che appartengono all’animale, in modo da capire se lo stesso prevenisse dal Trentino occidentale oppure dalla Slovenia, in realtà, secondo una comunicazione effettuata in maniera ufficiale dalla provincia autonoma.
Si tratta di una informazione che non è utile ai fini gestionali, bensì solamente legata ad un puro interesse scientifico. Come vi dicevamo sono stati fatti alcuni danni all’apiario del posto e di questa importante situazione è stato informato anche il sindaco di Telve.
Le misure messe in atto dal Corpo Forestale
Qualche settimana prima che l’orso Bruno giovane fosse avvistato nel Trentino orientale, inoltre, fu catturato anche anche un altro orso grazie ad una foto trappola installata a Fonzaso, in provincia di Belluno.
Sempre nello stesso periodo di giugno, inoltre, furono avvistate anche altre tracce di possibili orsi proprio nella zona di Passo Cereda. Ad ogni modo, gli esperti non escludono il fatto che le tracce possano appartenere allo stesso orso, anche se in zona potrebbe esserci anche altri esemplari simili.
Non è la prima volta che ci si trova di fronte ad esemplari in corso di dispersione, tant’è che già dal 1999 si registra questo tipo di comportamento da parte degli orsi che si spostano in modo da trovare nuovi territori in cui stabilirsi. Per affrontare la situazione, il corpo forestale ha iniziato a predisporre recinzioni elettrificate agli agricoltori in modo da proteggere gli apiari.