Italia, ritrovata una tomba antica: la scoperta che potrebbe cambiare la storia

Una notizia di questi giorni è quella di una scoperta incredibile condotta con tecnologie avanzate. In Italia ritrovata una tomba antica, scopriamo insieme dove.

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Ritrovata tomba antica – viaggi.nanopress.it

Nuove scoperte archeologiche di grande importanza nel nostro paese, continuano ad animare questo 2023 sicuramente assai ricco. Questa volta un doppio traguardo, non solo per il valore di quanto emerso, ma anche per la tecnologia utilizzata per portarlo alla luce. Un lavoro importante portato avanti da diversi team di ricerca, che raccontano con orgoglio una scoperta che potrebbe cambiare la storia.

Italia, ritrovata una tomba antica, ecco dove

Un tesoro nascosto nel cuore di Napoli. Lo ha definito così lo stesso team che ha messo a segno questa incredibile scoperta, commentando l’incredibile ritrovamento in uno dei quartieri più popolari della città campana.

Si trova infatti nel Rione Sanità ed effettivamente non dovrebbe stupirci. Sebbene la sua costruzione risalga al XVI secolo, in passato era utilizzato da greci e romani proprio come necropoli. Sono state rintracciati qui catacombe di tipo paleocristiano, ma anche templi di tipo ellenistico. Nel tempo si è trasformato, ospitò anche i malati di peste nel 1600 e successivamente importanti famiglie napoletane. Non a caso qui si trovano edifici storici importantissimi come il Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice.

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Ritrovata una tomba antica – viaggi.nanopress.it

Insomma, una zona di Napoli che di storia da raccontare ne ha davvero parecchia. A portare a casa questo nuovo traguardo è un team di tutto rispetto che vede la collaborazione tra alcuni ricercatori dell’Università di Napoli Federico II e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Non solo, perché vi hanno preso parte anche degli scienziati dell’Università Nagoya. L’eco di quanto scoperto ha raggiunto il resto del mondo grazie alle tecnologie impiegate. Infatti a rivelare che in Italia è stata ritrovata una tomba antica sono  le pagine della rivista Scientific Report, che condivide tutti i dettagli della ricerca.

Che cosa è emerso e come? Ebbene il Rione Sanità nascondeva nel suo sottosuolo una camera funeraria, individuata solo grazie all’impiego delle radiografie muoniche.

La camera sepolcrale nel suolo del Rione Sanità

Un tesoro incredibile e al momento inaccessibile. Questo è quanto riportano gli scienziati, a causa della posizione in cui si trova, soprattutto coperta da rocce. Cercare di raggiungerla potrebbe risultare dannoso per la struttura, ma non si esclude che possano esserci altre evoluzioni in futuro.

Tornando però alla parte storica, di che tomba si tratta? Sembrerebbe essere un’antica camera sepolcrale riconducibile ad un altro luogo importante, la necropoli di Neapolis. Si tratta di una zona negli anni sepolta dagli eventi atmosferici che risale al IV secolo a.C.

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Camera sepolcrale ellenistica – viaggi.nanopress.it

Internamente vi sono state rintracciate tombe a camera, soprattutto nelle zone corrispondenti a Via dei Cristallini, Via Maria Antesaecula e via Traetta. Sono uno dei più grandi esempi della “Napoli Greca”.

La camera sepolcrale ritrovata oggi si trova a ben 10 metri sotto il livello stradale. Gli archeologi sono stati in grado di individuare l’esatta posizione e successivamente ricostruirne la forma in 3D grazie all’impiego delle radiografie muoniche.

In pratica in questo caso sono stati posizionati all’interno di una cantina che anticamente veniva utilizzata  per stagionare i salumi, dei rivelatori. Macchinari che a circa due metri di distanza l’uno dall’altro, ma ad una profondità di 18 metri nel suolo hanno restituito dati agli scienziati per oltre un mese. Come?

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Sotterranei Rione Sanità – viaggi.nanopress.it

In una sorta di scansione chiamata “muografia”. Si serve di particelle muoniche che attraversano determinati oggetti, ricostruendone nei dettagli la struttura interna. La stessa maniera in cui agisce una normale radiografia, con la differenza che opera su aree molto estese e soprattutto lontane rispetto alle apparecchiature. E non solo: è in grado di individuare anche il volume di un determinato oggetto.

Una tecnologia questa, di cui si parla molto ultimamente perché utilizzata anche in Egitto. Grazie al progetto ScanPyramids che se ne serve, gli archeologi hanno individuato infatti la camera segreta all’interno della Piramide di Cheope, ad oggi oggetto di studi.

Per quel che riguarda la camera funeraria nel Rione Sanità bisognerà attendere ulteriori sviluppi nelle prossime settimane.

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