Italia, non accadeva da 1500 anni: la notizia arriva proprio da Roma

L’ultima volta è stato oltre 1500 anni fa. Ora la magnifica esperienza torna fruibile da tutti. E la Storia si respira a pieni polmoni.

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Alle Terme di Caracalla torna l’acqua – viaggi.nanopress.it

Se ti è mai capitato di trovarti a Roma nella grande zona dei Fori Imperiali potresti esserti trovato anche tu a chiederti come fossero quei luoghi quando sono stati costruiti e quando erano effettivamente il cuore pulsante della capitale di un impero gigantesco. Con la realtà virtuale è possibile fare questo genere di esperienze.

Ma per almeno un luogo a Roma non è neanche necessario passare per la realtà virtuale. La realtà fisica basta e avanza. Perché, in questo posto magico, il tempo è tornato indietro grazie ad un lavoro molto contemporaneo: un omaggio a ciò che questo luogo è stato per Roma e per l’Impero.

A Roma torna a scrosciare l’acqua anche qui

I romani hanno inventato poche cose da zero mentre molte le hanno perfezionate prendendo spunto dai popoli che via via hanno incontrato, conquistato e inglobato. Tra le tradizioni che sono entrate più di prepotenza nella cultura romana c’è quella delle terme. Luoghi maestosi che per molti erano non solo ideali per rilassarsi ma anche uffici in cui portare avanti i propri affari, leciti o illeciti.

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L’installazione de lo Specchio che riaccende Caracalla – viaggi.nanopress.it

Con vasche a diversa temperatura e zone riservate e distinte tra uomini e donne, le terme romane sono forse uno dei primi grandi esempi di architettura al servizio dei cittadini. Roma si è ovviamente popolata nei secoli dell’impero di molti di questi centri. Il più famoso di tutti sono ovviamente le terme di Caracalla. Un luogo che però da secoli non vede una goccia d’acqua scrosciante.

Grazie al lavoro della Soprintendenza speciale di Roma però quel rumore così familiare è tornato prepotente, accompagnato anche da uno spettacolo di danza contemporanea.

Lo Specchio delle terme di Caracalla

Non a caso si chiama Specchio questa installazione contemporanea formata da una vasca con getti d’acqua verticali posizionata nei giardini, di fronte alla zona del calidarium. La forma della vasca, e soprattutto il suo rivestimento interno nero, permettono di creare effettivamente l’illusione che le rovine dell’imponente complesso architettonico si sdoppino come a voler aprire una porta sul passato. La vasca è realmente enorme e ricorda quella della natatio, ovvero la zona più grande delle terme di Caracalla.

Non è possibile ovviamente entrare in questa vasca di circa 40 metri per 30, e praticare i molti giochi da tavolo che i romani amavano fare anche immersi nelle vasche delle terme, ma poter sentire l’acqua in un luogo rimasto in silenzio così a lungo è un’esperienza che lascia a bocca aperta. E, secondo le dichiarazioni riportate sul portale ufficiale della Soprintendenza speciale di Roma, questo esperimento per riportare in vita i monumenti del passato è solo un primo passo: “la realizzazione dello specchio d’acqua è il primo elemento di un progetto integrale finalizzato a restituire la percezione di questi luoghi come erano nell’antichità” queste le parole di Mirella Serlorenzi, ideatrice del progetto.

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