Italia, mentre stanno passeggiando vengono attaccati e feriti improvvisamente

Attaccati e feriti da una mandria di mucche durante una passeggiata in montagna: un uomo e una donna sono stati portati in ospedale. Si cerca ora di capire le dinamiche della vicenda.

Vengono attaccati improvvisamente
Vengono attaccati improvvisamente – viaggi.nanopress.it

Con l’arrivo dell’estate e delle ondate di caldo torrido, aumentano sempre di più le persone che si avventurano in montagna alla ricerca di un po’ di refrigerio e aria più fresca. E così nelle giornate bollenti dell’estate italiana, molti scelgono di trascorrere anche solo un weekend in una delle destinazioni più affascinanti e meravigliose del nostro Paese: le Dolomiti.

Dalle cime imponenti e i paesaggi incantevoli di questo angolo naturale straordinario, però, ci giunge una notizia non del tutto piacevole che ha fatto il giro del web e che è apparsa sulle pagine di moltissimi giornali.

Pare che una mandria di mucche al pascolo abbia proprio attaccato un gruppo di turisti in escursione nell’Alpe di Suisi. Ma come è possibile che ciò sia accaduto?

Attaccati e feriti da una mandria di mucche in Alpe di Suisi

Siamo in Alto Adige, nella parte più occidentale delle Dolomiti che ricoprono il territorio di Castelrotto (Bolzano). Qui si trova l’Alpe di Suisi, un meraviglioso altopiano conosciuto in ogni dove grazie ai suoi panorami incantevoli.

Alpe di Suisi
Alpe di Suisi – viaggi.nanopress.it

Le vette del Sassolungo, del Sassopiatto e della maestosa Marmolada sono solo alcune delle meraviglie che da qui si possono ammirare. Ma non solo. Questo altopiano dà spazio anche a molte aree dedicate al pascolo o alla produzione di fieno, come quella che si trova a circa 1700 metri di quota nei pressi della Baita delle Marmotte. Ed è proprio qui che è avvenuto il fatto di cui tanto parlano i giornali.

Durante un trekking lungo il sentiero che collega Sassopiatto a Sassolungo, una donna bellunese di 40 anni è letteralmente stata presa d’assalto dalle mucche che sembravano pascolare tranquille in alpeggio.

Nessuno si sarebbe mai aspettato una reazione simile, e tra l’altro così improvvisa e immotivata, dalla mucca che ha anche ferito un uomo il quale ha cercato di soccorrere l’escursionista.

Attaccati e feriti da una mandria di mucche
Attaccati e feriti da una mandria di mucche – viaggi.nanopress.it

La mandria, parecchio agitata, ha persino reso difficoltosa la procedura di soccorso. All’arrivo dell’elisoccorso da Bolzano, infatti, gli animali si trovavano ancora in uno stato non proprio tranquillo.

Tentavano di attaccare ancora sia la donna sia i soccorritori giunti sul posto. Alla fine i bovini sono stati allontanati dal pilota dell’elicottero che si è avvicinato quanto bastava per spaventarli.

La donna ha riportato ferite gravi, mentre l’uomo traumi meno importanti. Entrambi sono stati portati in ospedale, in attesa che si possa risalire alle motivazioni che avrebbero spinto le mucche ad attaccare.

Il possibile motivo dell’attacco

Secondo Rai News, l’evento potrebbe essere stato causato dalla presenza di un cane. Dal quel che si dice, pare che una famiglia si trovasse da quelle parti per una tranquilla passeggiata in compagnia del proprio amico a quattro zampe. L’animale però, privo di guinzaglio, sarebbe stato lasciato libero.

Secondo le prime ipotesi, potrebbe essere stata la sua presenza e il suo camminare in totale libertà ad aver fatto innervosire i bovini.

Cani in montagna
Cani in montagna – viaggi.nanopress.it

A questo punto, se le cose stessero davvero così, sarebbe opportuno ricordare che una delle regole da seguire in montagna e nelle aree naturali è proprio quella che riguarda la corretta gestione dei nostri cani. Tenerli al guinzaglio in natura è infatti di fondamentale importanza, e questo per diversi aspetti.

Sicurezza. In ambiente montano potrebbero presentarsi molte potenziali situazioni pericolose per i cani non tenuti al guinzaglio. Potrebbero incontrare per esempio animali selvatici o altre persone che non gradiscono la loro presenza. Il guinzaglio in questi casi permette un maggiore controllo per evitare incidenti o spiacevoli circostanze.

Protezione della fauna selvatica. Un cane libero potrebbe spaventare o disturbare la fauna selvatica locale, causando stress agli animali proprio come nel caso in questione.

Rispetto per gli altri escursionisti. Alcune persone potrebbero avere paura dei cani o preferire che animali da loro sconosciuti stiano lontani. Tenere il cane al guinzaglio aiuta a rispettare la tranquillità degli altri escursionisti.

Preservazione della flora. Un cane libero potrebbe deviare dai sentieri segnati e danneggiare la flora locale.

Prevenzione degli incidenti. In zona montana ci sono spesso terreni accidentati, pendii ripidi e tratti esposti. Tenere il cane al guinzaglio riduce il rischio che l’animale si avventuri in aree pericolose.

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