Lo hanno avvistato in mezzo alla strada durante la notte: l’uomo è rimasto scioccato e senza parole. Ecco cosa è successo.
La segnalazione di un orso nei territori confinanti al Trentino Alto Adige ha nuovamente riportato sotto la lente dell’opinione pubblica la questione che sta letteralmente dividendo il Paese dopo l’episodio culminato nell’uccisione di Andrea Papi, il runner ventiseienne sbranato dall’orsa JJ4. Stavolta ad essere avvistato è stato un giovane orso, ripreso in un video mentre scavalcava un guard-rail nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 aprile. Il video è stato diffuso da molti mezzi di stampa, calamitando l’attenzione di un gran numero di utenti, come era del resto prevedibile.
Avvistato in mezzo alla strada
Il video che si sta diffondendo in queste ore è stato girato da Angelo Martinotta, il quale lavora all’interno della scuola di San Pancrazio, in val d’Ultimo. Mentre transitava sulla statale che serve la zona tornando nella propria abitazione, l’uomo ha notato un orso che la stava attraversando.
Ha quindi deciso di prendere il suo cellulare e filmare la scena che si stava svolgendo sotto i suoi occhi. L’orso, infatti, dopo aver attraversato la strada ha scavalcato il guard-rail per poi far perdere definitivamente le sue tracce nella folta vegetazione circostante.
Occorre fare molta attenzione agli orsi
La diffusione del filmato girato in Val d’Ultimo è destinata a rinfocolare la discussione in atto presso l’opinione pubblica dopo quanto accaduto in Trentino, ove un runner di 26 anni è stato ucciso da un’orsa, spinta a farlo dal timore che l’uomo fosse sul punto di attaccare i suoi cuccioli.
Un evento che ha letteralmente diviso in due l’opinione pubblica, con un gran numero di persone che non hanno esitato a ricordare che in fondo l’animale ha fatto ciò che gli era suggerito dalla sua stessa natura. Occorre in effetti sottolineare che gli orsi sono animali timidi, che difficilmente attaccano l’uomo, a meno che non si sentano minacciati. Dotati di udito fine e notevole senso dell’orientamento, il loro comportamento non può però essere previsto.
Proteggiamo l’orso
Dopo la Seconda Guerra mondiale, cui risalgono gli ultimi abbattimenti, sono stati reintrodotti sul territorio. Ad esempio grazie al progetto di reintroduzione “Life Ursus” attuato a partire dal 1999 dal Parco Naturale Adamello-Brenta e dalla Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.
In seguito a quel programma, dieci orsi bruni furono trasferiti dalla Slovenia e liberati. Nel preciso intento di dare vita ad una popolazione composta da circa 50 esemplari, in grado di essere autosufficiente, sotto protezione statale. Alcuni di loro li hanno avvistati anche al di fuori della zona ad essi destinati, ad esempio in Alto Adige.
