Torna sabato 1° ottobre 2011 la manifestazione Invito a Palazzo, un evento forse un po’ sottovalutato, ma sicuramente ricco di storia e di fascino. In che cosa consiste? Novanta banche sparse in 52 città d’Italia aprono gratuitamente le porte ai visitatori per svelare i tesori d’arte nascosti nelle loro sale.
Dal Piemonte alla Campania, dalla Lombardia al Lazio, sarà possibile ammirare non solo i palazzi degli istituti di credito, ma anche tutto ciò che è custodito al loro interno: statue, dipinti, arazzi, affreschi e mosaici di epoche diverse, con alcuni capolavori come l’ultima opera di Caravaggio o The Last Supper di Andy Warhol.
Una vera e propria festa dell’arte, promossa dall’Abi (Associazione Bancaria Italiana), per passare un sabato diverso dagli altri e per avvicinare il pubblico alle banche, che sono sempre viste con un po’ di diffidenza. Ma ora andiamo a scoprire i palazzi delle città più importanti.
A Milano aprono il Ca’ de Sass (via Monte di Pietà, 8), che prende il nome dai massi con cui è costruita, il Palazzo Edison (piazza Edison, 1), dove vedere il bellissimo affresco “Allegoria dei Commerci nelle varie epoche storiche” di Achille Funi, e la sede centrale della Banca Popolare di Milano (piazza Meda, 4), con una riproduzione a grandezza naturale del Cenacolo vinciano e la scultura “Movimento” di Arnaldo Pomodoro. Da non perdere anche il quartier generale italiano di Deutsche Bank (piazza del Calendario, 3), che ospita oltre 400 opere di giovani artisti, e soprattutto il palazzo del Credito Italiano (piazza Cordusio), che accoglie al suo interno la mostra personale della fotografa serba Aleksandrija Ajdukovic.
A Torino troverete le porte aperte a palazzo Pallavicino Mossi (via S. Teresa, 11), a palazzo Perrone (via XX Settembre, 31), a palazzo San Giorgio (via Bogino, 31), dove c’è da vedere la splendida Sala delle Muse, e a palazzo Turinetti (piazza San Carlo, 156), dove invece c’è da perdersi tra arredi, boiserie, stucchi e specchiere seicento-settecentesche.
A Genova segnaliamo l’ex chiesa di Santa Sabina (piazza S. Sabina, 6), con la pala d’altare “Santissima Incarnazione” di Bernardo Strozzi, e palazzo Pallavicini Cambiaso (via Garibaldi, 1), inserito dall’UNESCO nella lista dei 42 palazzi di Genova divenuti Patrimonio dell’Umanità. Ma anche palazzo Spinola dei Marmi (piazza Fontane Marose, 6), dove soggiornò Giuseppina, moglie di Napoleone Bonaparte, e la sede centrale della banca Carige (via Cassa di Risparmio, 15), con un’importante collezione d’arte ligure e genovese in particolare.
Firenze propone palazzo degli Strozzi, meglio conosciuto col nome di palazzo delle Cento Finestre (piazza Santa Maria Maggiore, 1), palazzo Orlandini del Beccuto (via dei Pecori, 6), la moderna sede di Banca CR Firenze (via Carlo Magno, 7), con la mostra dedicata alle preziose edizioni della Storia d’Italia di Guicciardini, ma soprattutto la banca Federico Del Vecchio (viale Gramsci, 69), dove spicca la quadreria dei Macchiaioli, con opere di Fattori, Signorini, Lega, Novellini.
A Roma, come sempre in fatto di arte, c’è l’imbarazzo della scelta:
Finiamo a Napoli con la sede centrale del Banco di Napoli (via Toledo, 177), dove ammirare il dipinto di Luca Giordano “Il Ratto di Elena”, ma soprattutto con la galleria di palazzo Zevallos Stigliano (Via Toledo, 185), che svela l’ultimo capolavoro di Caravaggio, il “Martirio di sant’Orsola”, dipinto poche settimane prima della sua drammatica morte.
E The Last Supper di Andy Warhol? Non me la sono scordata: si trova a Sondrio, a palazzo Sertoli (piazza Quadrivio, 8), ma questa è veramente una chicca per pochi.
Gli orari di apertura sono dalle 10 alle 19, ma per ulteriori informazioni potete chiamare il numero di telefono 06-6767400 o visitare il sito ufficiale dell’evento.
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