L’Inter è campione d’Europa, e questo è un dato di fatto. La squadra di Mourinho si è aggiudicata la più prestigiosa competizione per club a livello europeo. Madrid, che da settimane, preparava l’evento, ha consacrato i nerazzurri, assegnando a loro l’ambito trofeo con ‘le orecchie’. E parafrasando qualcuno: ‘Sabato il cielo non è stato solo azzurro sopra Madrid ma nerazzurro‘
Anche l’altra metà del cielo di Milano risplendeva dei colori della squadra di Mou che ha finalmente ottenuto ciò che voleva: i tre ‘tituli’ a cui gli 11 ambivano: Coppa Italia, Campionato e Champions League. Ma seguiamo il viaggio dei campioni, dal triplice fischio all’arrivo della coppa nello stadio del capoluogo lombardo.
Ore 22.45 l’arbitro fischia la fine: il grido di migliaia di tifosi interisti si leva ai piedi della ‘Madunina’. Stringendosi metaforicamente agli altri migliaia di fortunati sostenitori che erano a Madrid. A Milano, piazza Duomo è stato il centro del mondo per una notte. Già dal pomeriggio i sostenitori della squadra si sono assicurati un posto in prima fila, dinnanzi al maxi-schermo posizionato al centro della piazza. Hanno accompagnato la squadra con cori ed entusiasmo, anche a centinaia di chilometri dal Bernabeu. Al triplice fischio a Madrid si è festeggiato per una coppa che non arrivava da 45 anni con lacrime, abbracci, grida. Oltre ai giocatori sono diventati protagonisti anche i figli, che hanno esultato assieme agli 11. Nello stesso momento Milano si è completamente colorata di nero e d’azzurro. I tifosi hanno decorato con i colori della loro squadra del cuore l’intera città. Da Piazza Duomo i caroselli sono proseguiti per tutta la notte, fino a raggiungere Castello Sforzesco e Corso Magenta, dove si è scatenata una bella festa proprio fuori a uno dei bar sportivi più famosi nel capoluogo lombardo. ‘I campioni d’Europa siamo noi’, cantavano i tifosi non dimenticando sfottò per i rivali cittadini del Milan. In Italia era notte fonda mentre a Milano si aprivano le porte dello stadio San Siro. Muorinho nei giorni scorsi ha chiesto ai tifosi interisti di attendere il loro arrivo, e così è stato. Alle 3 di notte il San Siro si è riempito. Qualche ora dopo erano in 60mila i tifosi sugli spalti, in trepida attesa. Mentre i beniamini festeggiavano in volo, sull’aereo che da Madrid li ha condotti a Milano. All’aeroporto di Malpensa i campioni sono arrivati all’alba, e la stanchezza non si è fatta sentire. Diego Milito, il principe, è sceso dall’aereo con la maglia del suo capitano, ancora cori, lacrime e tanto entusiasmo, e poi via, alla volta del teatro dei sogni: il San Siro.
L’oscurità delle notte milanese ha lascato il posto ai colori dell’alba e Zanetti, Materazzi, Balotelli e soprattutto Milito hanno fatto il loro ingresso nel tempio del calcio milanese stringendo tra le mani l’ambito trofeo. Ed è stata ancora gioia e festa.
Gli interisti non potranno mai più scordare questa lunga notte…e forse non lo faranno neppure i milanisti, visto che sono rimasti a guardare un’intera città vestirsi di due colori: il nero e l’azzurro.
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