L’innalzamento dei mari è sempre più evidente in questo 2024 e tocca, in particolare, alcune regioni italiane.
Si parla sempre di più di riscaldamento globale che però non ha effetti soltanto sull’ aumento delle temperature, ma anche sull’innalzamento dei mari italiani. Dai rilievi fatti sembra proprio che in questi ultimi decenni i mari stiano crescendo tra i 2 e i 3 millimetri all’anno.
Della questione se ne sta occupando il Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Il direttore Giovanni Coppini ha affermato che si tratta di una “situazione di rischio elevato per le coste italiane”. Una situazione poco confortante per un Paese così turistico come l’Italia.
E dallo studio sono emerse anche quali sono le regioni maggiormente toccate da questa situazione. Le conseguenze a cui si può andare incontro sono principalmente tre. La prima è l’erosione costiera. Potrebbe essere possibile, infatti, perdere diversi tratti di litorale che verrebbero “mangiati” dall’acqua.
Lo stato dei mari italiani e le regioni costiere a rischio
Il secondo effetto è “l’intrusione salina nelle falde acquifere”. Si tratterebbe cioè dell’invasione delle acque salate del mare che vanno ad occupare i depositi sotterranei idrici. Questo comporterebbe la perdita di risorse molto importanti per la popolazione e di conseguenza anche per l’agricoltura.
La terza conseguenza è l’impatto delle inondazioni costiere. Ed è l’effetto che già si può vedere a Venezia. La città ogni anno viene sommersa dall’acqua alta, ed ogni volta i danni che subisce sono importanti. Lungo lo Stivale ci sono alcune regioni che, secondo gli esperti, sono maggiormente esposte a questi rischi.
La prima regione è la Puglia dove gli studiosi hanno registrato l’aumento delle acque che si aggira intorno ai 3,5 millimetri all’anno. Un aumento considerevole rispetto ai 2,6 millimetri che riguarda il resto dell’Adriatico. Altra regione interessata è la Campania.
Qui le coste sono a rischio per lo scarso apporto dei sedimenti da parte dei fiumi. I fattori sono diversi e uno di questi tra i più importanti è la cementificazione delle coste. Stessa situazione per la Calabria dove, sulle coste, si assiste ad una continua costruzione di infrastrutture. Anche la Sicilia presenta un problema molto simile.
Innalzamento dei mari
Alcune spiagge stanno scomparendo sia sull’isola che sugli arcipelaghi più piccoli. In Sardegna le coste sono a rischio per la mancanza di sabbia che viene continuamente prelevata dall’acqua e chi non viene sostituita. Il nord della Toscana in particolare all’altezza di Massa Carrara, di Lucca e di Livorno il tratto costiero sta scomparendo.
Infine Venezia con la sua laguna. Qui è già in azione il Mose che ha la funzione di proteggere le coste. Nonostante questo è necessario, comunque, una pianificazione più articolata al fine di risolvere la questione della qualità delle acque all’interno della laguna piuttosto scarsa.