Grazie al supporto di un metal detector, dei ragazzi sono entrati in una grotta risalente alla Seconda Guerra Mondiale e si sono accaparrati un piccolo bottino.
A volte è vero: la fortuna premia gli audaci, anche chi non si spaventa davanti ad una vecchia grotta abbandonata.
Un ritrovamento incredibile in una grotta
Andare in una grotta, per qualcuno, potrebbe essere una cosa improponibile. Eppure, se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, potrebbe essere quello che è successo ai protagonisti della storia che stiamo per raccontarti oggi. I due, infatti, hanno scelto di avventurarsi all’interno di una grotta risalente alla Seconda Guerra Mondiale.
Con molta probabilità, si trattava di una grotta utilizzata dai soldati per poter compiere le loro operazioni militari, nascondersi e pianificare le prossime operazioni da svolgere. Una grotta abbandonata da tantissimi anni appunto, poiché la sua funzione era terminata con la fine della Seconda Guerra Mondiale e il suo stato di abbandono si evinceva facilmente dallo sfacelo in cui i due protagonisti si trovarono di fronte. Ma cosa c’era all’interno della grotta di tanto esaltante?
Cosa hanno trovato
Con la pala e il piccone i ragazzi iniziarono a smuovere un po’ il terreno e le rocce. Filmando tutto con la camera del proprio telefono, si evinse subito che tra le rocce c’erano dei bossoli, dei proiettili, dei resti di munizioni di ogni tipo. Fin qui niente di strano, dunque.
La grotta, localizzata sul Carso, comunicava con l’esterno e fuori c’erano ancora svariati metalli, a disposizione di chi avrebbe avuto il coraggio di cercarli. A questo punto, i ragazzi hanno sfoderato il loro metal detector e hanno iniziato a fare sul serio per cercare qualcosa che avrebbe potuto avere un valore un po’ di più.
Alla fine, il bottino più grande è stato quello di una medaglia, probabilmente ricordo conservato da un soldato e portato con se al fronte. Una medaglietta d’oro che magari non aveva un valore grandissimo, ma il valore affettivo assolutamente altissimo.
Anche i proiettili, i bossoli e gli altri reperti risalenti a 100 anni prima potrebbero avere un grande valore a testimonianza di una guerra che si spera, non si dovrà ripetere mai, per atrocità, morti, violenza e coinvolgimento.