Un’antica tomba piena di gioielli è stata ritrovata dagli archeologi in Romania durante uno scavo. Si tratta del tesoro più importante mai rinvenuto in questa zona.
Durante gli scavi in un cantiere archeologico sulla strada che collega Oradea e l’autostrada A3, in Romania, gli archeologi del Museo Tarii Crisurilor di Oradea hanno riportato alla luce un reperto a dir poco incredibile: un’antica tomba preistorica.
Un’antica tomba piena di gioielli, la scoperta sensazionale
Gli scavi archeologici iniziati il 29 marzo 2022 e terminati il 25 giugno hanno portato a una scoperta che ha lasciato tutti di stucco. Si tratta di un sarcofago risalente all’Età del Rame, tra il 4.500 e il 4.000 a.C. e appartenente a una donna della cultura Tiszapolgàr.
Il tesoro nascosto all’interno della tomba è davvero meraviglioso: una collezione di anelli d’oro e altri gioielli preziosi. Nello specifico, l’inventario è costituito da 168 anelli, 800 perline ossee e un braccialetto in rame a forma di spirale. Gli anelli d’oro, in particolare, sono piccoli e molto leggeri se si pensa che tutti insieme raggiungono appena il peso di 200 grammi. Questo perché molto probabilmente erano stati realizzati per essere indossati tra i capelli e non al dito.
Secondo il direttore del Museo Tarii Crisurilor, Gabriel Moisa, la sepoltura sarebbe appartenuta a una donna estremamente benestante, visto il suo buono stato di salute e le ottime condizioni dei suoi denti. Nulla si sa invece sulla sua identità: per saperne di più, il Museo ha inviato le ossa ritrovate a diversi laboratori per eseguire il test del DNA e la datazione al carbonio.
Per l’archeologo che ha coordinato gli scavi, il dottor Călin Ghemiş, si tratta proprio della scoperta più importante e notevole relativa all’Età del Rame. Inoltre, ha affermato che l’oro utilizzato nella creazione degli anelli è oro alluvionale, cioè quello che si trova nei fiumi proveniente da rocce erose e consumate dall’acqua.
La cultura Tiszapolgàr
La cultura Tiszapolgàr alla quale apparteneva la donna del sarcofago è molto antica, risale a circa 6.000 anni fa. Questo popolo durante l’Età del Rame abitava le zone dell’Ungheria, della Transilvania, della Slovacchia orientale e in parte dell’Ucraina. Nonostante non si sappia molto, grazie agli scavi condotti e ai ritrovamenti, si pensa che la cultura Tiszapolgàr fosse molto propensa alla guerra e particolarmente affascinata dall’oro.
Le altre importanti scoperte
Oltre al sarcofago e al suo tesoro, gli archeologi che hanno condotto altri scavi lungo la tratta Oradea – A3 hanno ritrovato altri reperti risalenti a varie età: dal neolitico all’età del bronzo, dall’era romana al medioevo fino ad arrivare al XVIII secolo. Tra le varie scoperte i ritrovamenti hanno portato alla luce due case al cui interno erano custodite ceramiche risalenti dal II secolo a.C. al II secolo d.C., un insediamento del III secolo e i resti di un altro scheletro di donna insieme ai suoi gioielli.
Intanto tutti restano in attesa dei risultati dei test di datazione al radiocarbonio e dell’analisi del DNA. In seguito il tesoro ritrovato sarà presentato ed esposto al pubblico.