Partire per lo spazio, per quanto affascinante, comporta una serie di situazioni da gestire che non sono di poco conto. Gli astronauti devono sicuramente fare i conti con l’assenza di gravità e tutte quelle che sono le attività di routine diventano ‘eccezione’. Dormire, mangiare, fare la doccia. Scopriamo come fanno a gestire quelli che sulla Terra sono bisogni improrogabili, ma facilmente espletabili, nello spazio, mentre volteggiano nell’aria.
Intanto a fronte di una condizione di vita che è ben distante da quella alla quale si è abituati sul nostro Pianeta, gli astronauti rischiano di soffrire per alcuni giorni di quella che viene chiamata sindrome di adattamento allo spazio, che dà una serie di sintomi molto simili al mal d’aria o anche al mal di mare. Questo accade a causa della microgravità, alla quale il sistema del corpo umano non funziona bene. O meglio è l’apparato vestibolare che manda le informazioni al cervello in merito a rotazione e accelerazione ad andare in confusione. A questo si aggiunge anche il fatto che la densità ossea diminuisce a causa della mancanza di peso, di circa l’1 per cento al mese.
La microgravità comporta conseguenze a ossa e muscoli
L’energia necessaria a fluttuare nell’aria è notevole. Vivere la microgravità, nonostante possa sembrare eccitante, comporta conseguenze anche per i muscoli che perdono la loro abituale forza, mentre si registra un maggiore accumulo di liquidi che comporta il bisogno continuo di andare in bagno.
Per dormire gli astronauti devono legarsi
In questo turbinio di adattamenti anche il ritmo cardiaco cambia e può nascere confusione nel ciclo del sonno che può essere disturbato, fino a provocare una condizione di stress. Ma a causa della microgravità gli astronauti rischiano di fluttuare nell’aria anche durante il sonno e, quindi, di andare a sbattere, per questo motivo diventa necessario attaccarsi.
Fare la doccia e mangiare: ecco come si fa nello spazio
Anche fare la doccia e bere presuppone una procedura specifica. La doccia, infatti, avviene a secco mediante l’uso di panni specifici e tecnici, mentre si beve con cannucce in appositi bicchieri. Mangiare, a differenza di quel che si può credere, è meno complicato di quanto si possa immaginare, visto che i cibi aderiscono ai piatti, a causa della tensione superficiale, e non volano da una parte all’altra. Possono essere utilizzate salse, ma sale e pepe sono solidi per evitare che la polvere finisca nei condotti di areazione.
Come si va in bagno
Ogni astronauta ha una dieta personalizzata che prevede un po’ tutti i cibi, per quanto alcuni alimenti sono disidratati e hanno bisogno di aggiunta d’acqua per essere mangiati. La curiosità che molti avranno è quella di sapere come fanno gli astronauti per andare in bagno. Ebbene intanto l’urina – risucchiata da una ventola attaccata a un imbuto nel quale gli astronauti fanno pipì – viene trasformata in acqua potabile, grazie a un apposito sistema, mentre le feci vengono conservate per non lasciarle fluttuare nello spazio. C’è la possibilità di espletare i bisogni personali per mezzo di un water spaziale, piccolo e comodo e anche in questo caso si attiva una ventola automaticamente quando si apre il wc che risucchia le feci.