Una regione bella e ricca di storia, quella delle Marche. Sapevate però che ci sono tre castelli che dovreste assolutamente visitare? Scopriamoli.
Con la bella stagione a molti di noi viene voglia di organizzare qualche bella gita fuori porta. Se poi non vogliamo allontanarci troppo, perché non esplorare la nostra Italia, così ricca di storia e di luoghi che andrebbero riscoperti? Oggi vi diamo ben tre motivi.
Tre castelli nelle Marche, da esplorare ora
Un’attrazione che mette d’accordo grandi e piccini: i castelli. Luoghi pregni di fascino e storia che piacciono anche ai più piccoli per via della loro estetica e delle storie leggendarie che tramandano. Nel nostro paese ce ne sono moltissimi, alcuni di questi visitabili, altri addirittura riconvertiti per ospitare mostre itineranti e spesso eventi culturali nel periodo estivo.
C’è una regione come quella delle Marche che ne custodisce ben tre del nostro immenso territorio. Uno è ad esempio il Castello di Gradara. Ad oggi è considerato una delle fortezze meglio conservate del nostro paese, particolarmente suggestiva per via della posizione privilegiata che occupa, sopra una collina. Un grande vantaggio in antichità, quando era considerato un importante forte per il controllo del territorio, e oggi per la vista meravigliosa che offre sull’intero comune omonimo e la terra Umbra in generale.
Si costituisce principalmente di una fortezza denominata rocca che permette l’accesso al bellissimo borgo, e una cinta muraria ancora oggi perfettamente intatta, lunga 800 metri. Come molti altri luoghi riconvertiti, anche Gradara è diventato una sorta di museo, secondo le stime uno dei più visitati della regione. Si svolgono qui diversi eventi sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali dal 2014. Invece nel 2019 fa parte del Polo Museale Marche.
Il Castello di Mondavio e la Rocca di Arquata del Tronto
Nel grazioso e piccolo comune di Mondavio in provincia di Pesaro Urbino sorge poi il bellissimo Castello di Mondavio, considerato dagli esperti di arte ed architettura, un vero gioiello del Rinascimento Italiano. A renderlo ancora più speciale il fatto che conservi ancora oggi gli interni fedelissimi alle origini.
Anche questo come Gradara è utilizzato in diverse delle sue zone come museo: vanta una bellissima armeria ed un museo di rievocazione storica, che occupa ben cinque macchine ed un parco che mostra diverse macchine da guerra. Pregevoli esempi di catapulte, macchine da assedio, progettate all’architetto senese Francesco Giorgio Martini.
Lo stesso che ne ha curato l’estetica generale nel XV secolo per volere dell’allora signore di Senigallia, Giovanni della Rovere. Sapevate che anche Poste Italiane ne ha riconosciuto il valore nel 1980, dedicandogli anche un francobollo da 250 lire. Fa parte della collezione Castelli d’Italia.
Nel grazioso comune di Arquata del Tronto si trova infine la fortezza omonima, nata in epoca medievale per controllare il territorio, un bellissimo esempio di architettura militare, ma altrettanto celebre un parco verde che lo circonda, ricco di bellissimi sentieri tutti da scoprire. Il castello è stato proprietà demaniale fino al 1890. Ora appartiene invece al Comune di Arquata e fa parte dell’elenco dei monumenti nazionali d’Italia. Il castello è legato a doppio filo alla leggenda della Sibilla Appeninica, figura mitologica, una sorta di Cassandra che prediceva il futuro e viveva pare nelle grotte dei Monti Sibillini.