Sono tantissimi i polpi che si radunano nel bel mezzo dell’oceano. Avviene in questa zona e per questo motivo.
Il polpo è chiamato anche piovra e si tratta di un mollusco non eccessivamente grande. In genere non supera i 200 metri e si trova in tutti i mari europei ed internazionali. Un polpo nuota sia nel Mar Mediterraneo sia in tutti gli oceani. Per cacciare la sua preda si nasconde all’interno di alcuni substrati con nascondigli e fessure, infatti loro che non possiedono lo scheletro riescono ad intrufolarsi in ogni posto, anche piccolo.
Tantissimi polpi si radunano qui
I polpi solitamente non stanno alla luce del sole, quindi, vivendo nelle profondità degli abissi, è stata scoperta una zona in cui se ne radunano moltissimi di loro. Stiamo parlando dell’Oceano Pacifico, (dove solo qualche mese fa è avvenuta una scoperta incredibile) e più precisamente a largo della California si trova il Davidson Seamount. In queste zone organizzano spesso delle spedizioni con i sottomarini anche solo come controllo, infatti hanno scoperto per la prima volta il Davidson Seamount nel 2018. Non è molto profondo ma nemmeno troppo in superficie, più o meno ci aggiriamo intorno ai 3000 mt, e tra le tante immersioni quella che vogliamo citare oggi era guidata da James Barry del Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI).
Gli scienziati un giorno scendono nelle profondità di questi abissi e sono rimasti stupefatti innanzitutto dalla bellezza delle specie circostanti. Hanno visto un polpo enorme che nuotava nelle profondità ma subito dopo si sono imbattuti in qualcosa a dir poco più incredibile. C’è un ammasso di polpi attorno il Davidson Seamount e sicuramente vi starete chiedendo ma cosa mai attirerebbe tutti questi polpi proprio lì? La risposta è semplice, infatti, essendo un vulcano sottomarino questo dà molto calore a tutti i polpi, facendoli attorniare.
Un’altra spedizione guidata da Chad King afferma di non aver mai visto nulla di simile prima d’ora. Lo considera come un ambiente molto protetto, e quindi a maggior ragione vuole farlo tenere sotto controllo molto spesso. La temperatura dell’ambiente circostante ai polpi riesce anche ad arrivare ad 11 gradi celsius. Ma il vero motivo per cui i polpi stanno così attorniati qual è? Lo stiamo subito per spiegare.
Il vero motivo è proprio questo
La risposta è proprio questa, i polpi sono attorniati al cratere del vulcano nel fondo dell’oceano perché quest’ultimo è una fonte di calore ideale, per favorire la crescita delle uova di polpi. L’innalzamento anche della temperatura di 11 gradi Celsius per le uova è indispensabile poiché mentre il periodo di incubazione dovrebbe essere molto lungo, in questa maniera si riduce di molto. Il periodo di incubazione con il calore arriva anche a 21 mesi e questo è un tempo veramente breve. Per gli scienziati e comunque ogni volta che arriva una spedizione nuova è una vera e propria scoperta, infatti anche i polpi stessi hanno delle posizioni veramente strane.
I polpi, dopo aver posizionato le loro uova sul fondale, assumono una posizione meditabonda, infatti i loro tentacoli sono all’insù in modo tale che possano ricoprire per bene le uova. Tutti i presenti iniziano a scattare molte foto perché non hanno mai visto niente di simile. Un polpo di altre zone oceaniche non riesce a depositare le proprie uova con queste “agevolazioni” infatti anche solo lo schiudersi di un uovo, impiegherebbe tantissimo tempo. Ma quanto all’incirca? Non ci crederete mai ma un uovo di polpo normale a causa della temperatura sul fondale dell’oceano che è di 1,6 gradi, si schiuderebbe in quasi 8 anni.
È un fenomeno veramente sorprendente ma ancora più sorprendente è che tutto questo è indispensabile non solo all’embrione, ma anche alla madre. Hanno entrambi una elevatissima possibilità di sopravvivere. Ormai tantissimi scienziati stimano anche che i polpi soprattutto in questa area riuscirebbero a popolarla in tempi da record. La scoperta di questo posto è indispensabile per aumentare la protezione di tutto l’ambiente marino. Ci sono tantissime altre zone che invece potrebbero essere molto vulnerabili ai cambiamenti climatici.
