Un canyon dalla vista mozzafiato, si trova nelle vicinanze di un luogo incredibile. In Italia c’è una grotta preistorica, ecco dove e perché visitarla.
C’è un tesoro naturale che merita di essere preservato e apprezzato. Un luogo ricco di bellezza intrinseca, ma non solo, perché conserva anche una storia affascinante. Per questo è una tappa imperdibile per gli amanti della natura, una grotta antichissima che permette di affacciarsi su un canyon incredibile. Custodito all’interno di un Parco Nazionale ricco di bellezze da esplorare. Scopriamo insieme dove si trova.
Il nostro è un paese di ricco di bellezze e storia. E soprattutto di bellezze naturali tutte da scoprire. Sapevate che in Italia c’è una grotta preistorica di impareggiabile fascino e che permette di affacciarsi addirittura da un canyon?
Per visitarla bisogna recarsi in provincia di Pescara, nel territorio di Bolognano. Qui si trova questo luogo dal nome piuttosto evocativo. La Grotta Scura. Non è solo una bellezza naturale, ma un vero e proprio sito archeologico di grande importanza nazionale.
Il motivo è presto detto, poiché al suo interno sono stati rilevati segni di attività umana del periodo Neolitico. Ed affaccia anche su un canyon scavato dal fiume Orta, con un’attività continua di un milione di anni. Visitare la Grotta Scura permette di affacciarsi dunque sulla Valle dell’Orta. Una zona ricca di formazioni di questo tipo, come l’altrettanto celebre Grotta dei Piccioni, che però a differenza della prima non è visitabile.
Anche qui sono stati ritrovati testimonianze di insediamenti umani risalenti al 6000 a.C. L’interno però ha ceduto e dunque questa area è chiusa al pubblico. La Grotta Scura viene definita dagli esperti un “fiume fossile”: in pratica una cavità di tipo carsico profondamente segnata da uomo ed animali.
La grotta appartiene al complesso del Parco della Maiella abruzzese insieme alla vicina Grotta del Mortaio. Una cavità lunga 350 metri: di questi se ne possono visitare 80. Si trova a 300 metri di altezza ed è raggiungibile tramite un sentiero che permette di ammirare la Valle dell’Orta.
Il nome naturalmente è facilmente comprensibile, poiché internamente manca di luminosità. Entrando infatti gli unici spiragli di luce vengono dalle aperture laterali che affacciano sull’Orta. La visita è infatti di solito sempre organizzata da uno speleologo, che conduce i visitatori oltre l’ingresso libero iniziale, attraverso dei cunicoli.
Negli anni al suo interno sono stati ritrovati qui dentro frammenti di ceramiche e reperti databili nei periodi Neolitici, Età del Bronzo ed Età del Ferro. La grotta è attualmente inattiva, dotata appunto di affacci sulla valle, che è dotata di cavità disposte su diversi livelli, lei è quella più in alto. In generale nella sua totalità, osservare la Valle è come assistere allo spettacolo di un gruppo di Grotte sospese.
All’interno grazie al clima e alle correnti d’aria, è facile trovarvi animali come cavallette di grotta e più di rado pipistrelli.
Visitarla è possibile? Certamente, però liberamente è possibile sono fino all’ingresso. La zona più profonda è stata delimitata da una cancellata. Per accedervi è necessario aderire alle visite guidate con speleologi organizzate dal Parco Nazionale della Majella.
Sono escursioni adatte anche a bambini dagli 8 anni in su, ma bene partire equipaggiati. Abbigliamento adeguato iniziando dalle scarpe da trekking e soprattutto, luce, caschetto e binocolo.
Visitare la Grotta Scura può essere anche occasione per esplorare il Parco Nazionale della Maiella, un territorio che comprende le province di Pescara, L’Aquila e Chieti. Un territorio stupendo che comprende 7 riserve naturali. Conserva 2000 specie vegetali, alcune rarissime e 150 specie animali. Su tutte il celebre orso marsicano.
Tra i 24 parchi italiani ed uno dei tre presenti in Abruzzo, dal 2021 è anche all’interno della rete dei geoparchi mondiali UNESCO.
La riserva Valle dell’Orta istituita nel 1989, è dal 1999 ufficialmente parte del territorio della Maiella. Un’area ricchissima di 378 ettari che si estende tra Bolognano e San Valentino in Abruzzo.
Sul sito ufficiale del parco sono a disposizione tutte le indicazioni per la corretta esplorazione. Diversi i sentieri escursionistici ed i percorsi, pensati anche per famiglie e diversamente abili. All’interno diverse possibilità di spostamento come percorsi per il trekking, ciclabili, addirittura anche piste per lo sci di fondo.
L’ideale sarebbe ovviamente dormire nel territorio, grazie alla presenza di diverse strutture ricettive che spaziano da ostelli a bed and breakfast, passando per aree campeggio. Inoltre appartengono al Parco diversi graziosi borghi tutti da visitare. Campo di Giove, Caramanico Terme, Pacentro, solo per citarne alcuni.
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