In campagna è emersa una tomba del ‘600, quel che trovano all’interno è incredibile

Una scoperta che ha immediatamente dato via ad una serie di speculazioni, alcune molto fantasiose. In campagna è emersa una tomba risalente al 1600, il cui contenuto è avvolto dal mistero.

Scoperta in campagna
Scoperta in campagna- viaggi.nanopress.it

Un ritrovamento molto particolare quello di cui parliamo oggi. Soprattutto perché simile a qualcosa di già ritrovato in passato nel medesimo paese. Gli studiosi si interrogano dunque su cosa esattamente possa significare e intanto svolgono studi sui reperti emersi. Tutto nasce dal rinvenimento di una tomba dal contenuto particolare.

In campagna è emersa una tomba del ‘600 ecco cosa c’era al suo interno

La scoperta è avvenuta in Polonia ad opera del team dell’Università Nicholas Copernicus di Toruń. Questo nell’ambito di una campagna di scavi nella campagna di Pién nella zona dei Subcarpazi.

Il team ha rilevato una tomba immediatamente collocata come temporalmente risalente al 1600, al cui interno si trovava lo scheletro di una donna. Niente di strano, se non fosse che la salma era incappucciata con capo in seta, presentava un lucchetto attorno ad un alluce del piede.

archeologi ritrovano scheletro
Ritrovamento – viaggi.nanopress.it

Soprattutto, la donna presentava il collo bloccato da una falce di ferro. Una sepoltura così particolare ha immediatamente dato il via a diverse speculazione sull’identità della defunta.

Una vampira nella campagna polacca?

Secondo alcuni esperti, l’ipotesi meno fantasiosa circa questa particolare tumulazione è riconducibile ad un particolare rituale benefico, poiché in passato il simbolo della falce era considerato una sorta di protezione. Soprattutto se si trattava di bambini o donne in stato di gravidanza.

Gli archeologi in realtà propendono di più per una spiegazione più esoterica e legata alla paura della magia nera o addirittura del vampirismo. In particolare la fisionomia dello scheletro appare particolare, con una mandibola decisamente molto grande ed una altrettanto enorme arcata dentare. A completare il tutto uno degli incisivi particolarmente sporgenti.

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Scheletro di donna con falce – viaggi.nanopress.it

Possibile dunque che la donna venne ritenuta una strega a causa del suo aspetto e sepolta così per impedirle di usare i suoi poteri? Altra ipotesi molto gettonata è l’idea che la defunta potesse essere un vampiro. In questo caso la falce potrebbe essere servita a bloccarla nel terreno, impedendole di rialzarsi dopo la sepoltura.

In campagna è emersa una tomba, ma non è la prima volta che si assiste a queste sepolture

Resta comunque da chiarire il motivo di far indossare al cadavere un capo in seta, solitamente qualcosa di legato alla sepoltura di persone di alto lignaggio. Ulteriori chiarimenti potranno darli solo le analisi sullo scheletro.

Da dove nasce questa sicura convinzione degli archeologi sull’idea del presunto vampiro? Probabilmente dal fatto che in passato sono stati rinvenuti diversi altri cadaveri con sepolture similari. Nel 2008 in un villaggio a Drawsko un equipe rilevò la presenza di sei corpi tumulati con medesime falci in ferro.

Alcuni di questi presentavano anche braccia e gambe tagliate. Un ulteriore modo per bloccare la resurrezione dei vampiri? Non è dunque qualcosa di raro ciò che è emerso. Il mito della presenza dei non morti era molto diffusa nel XI secolo soprattutto in Europa Orientale.

La paura diffusa era proprio quella che queste creature potessero farsi strada nella terra e tornare a tormentare i vivi.

Il vampirismo, non solo materiale da romanzo gotico

Il concetto di vampiro non è dunque solo qualcosa di assimilabile alla cultura fantasy, o ai romanzi gotici. O meglio è la finzione che in questo caso prende ispirazione dalla realtà.

ritrovato scheletro donna seicento
Ritrovamento – viaggi.nanopress.it

Non che i vampiri siano realmente esistiti, ma c’è un fenomeno chiamato “vampirismo clinico”, che naturalmente in passato terrorizzava chi si trovava ad assistervi. Il fenomeno noto anche come Ematolagnia, consiste in un bisogno compulsivo di vedere, toccare ed anche ingerire sangue. Sindrome psichiatrica studiata sin dal 1964.

In molti casi è considerata una variante della necrofilia. Possibile che la donna trovata in Polonia avesse quindi mostrato segni di questa patologia?

Nella storia conosciamo diversi personaggi affetti da questo disturbo, iniziando da Vlad di Valacchia che ha poi ispirato il Dracula di Bram Stoker. E poi anche la contessa sanguinaria Erzsebet Bathory che si nutriva del sangue secondo lei per preservare la sua giovinezza. Più recentemente anche Richard Chase, un assassino americano noto nella cronaca nera come il Vampiro di Sacramento.

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