Questo canyon con un ponte dalla vista spettacolare esiste da millenni ed è il frutto di un lungo lavoro che porta la firma di Madre Natura. Si trova in Lombardia, a due passi dalle più note località del lago di Como.
In Lombardia, a due passi dal lago di Como, si trova un luogo dove la natura ha letteralmente scavato la terra per farsi spazio e mostrarsi in tutta la sua bellezza.
Qui, tra pareti di roccia e il rumore potente dell’acqua che scorre, una lunga passerella in legno permette di ammirare una delle attrazioni locali più incredibili di questa regione.
L’Orrido di Bellano, con un ponte dalla vista spettacolare
A dispetto del suo nome, l’Orrido di Bellano è qualcosa di meraviglioso. In questo paesino sulle sponde del lago più famoso e gettonato d’Italia – tra i meno conosciuti rispetto a tutti quelli che si affacciano su questo specchio d’acqua – si nasconde una meta interessantissima, ottima da visitare in una giornata se ci si trova in vacanza sul lago di Como.
Seppur non sia conosciuto ai più, l’Orrido di Bellano è un vero e proprio spettacolo della natura.
Le acque del fiume Pioverna hanno proprio qui nel corso dei secoli scavato una splendida gola, un canyon maestoso all’interno del quale l’acqua scorre impetuosa e inarrestabile. L’azione del fiume ha dato vita marmitte e spelonche bellissime che rendono l’area circostante una meta perfetta per chi ama l’escursionismo e le passeggiate all’aria aperta.
L’Orrido, formatosi circa 15 milioni di anni fa, è il frutto di un lavoro d’erosione che ha avuto inizio nel periodo del Quaternario, quando la Valsassina subiva gli effetti dei periodi interglaciali. Qui infatti si trovava un lago che a causa del disgelo ha diramato le sue acque in parte verso la Val Muggiasca, in parte verso il Lago di Como, e in parta verso l’Orrido.
Ed è proprio all’interno dell’Orrido che il torrente Pioverna termina il suo viaggio, dopo aver attraversato tutta la Valsassina tra stretti passaggi a imbuto, marmitte dei giganti e pareti di roccia scura e durissima. Nel cuore del canyon poi la fine del lungo cammino: imponenti salti d’acqua di circa 60 metri d’altezza.
L’Orrido tra realtà e leggenda
Il frastuono delle cascate, i giochi di luce sulle pareti del canyon e l’atmosfera tetra e nello stesso tempo affascinante hanno da sempre ammaliato artisti e scrittori che ne hanno raccontato le bellezze nei loro scritti.
Tra questi troviamo Stendhal o ancora il poeta locale Sigismondo Boldoni al quale si deve il nome del posto. Boldoni infatti definì questo luogo come un “orrore di un’orrenda orrendezza”, proprio a causa del rumore delle acque simile a quello di un tuono che rimbomba sulla terra e crea spavento.
Ma l’Orrido di Bellano suscita anche meraviglia. I suoi ambienti suggestivi hanno spinto la nascita di storie popolari e leggende la cui origine sembra essersi persa nel tempo. Si dice che nell’Orrido trovi riposo Taino, un eroe valoroso sepolto insieme al suo immane tesoro.
Come se non bastasse, all’ingresso del sito naturalistico si trova anche una torre pentagonale di tre piani già nota nel Seicento di cui però non si è certi né delle origini né della storia che racconta.
I suoi affreschi però la associano al diavolo e hanno fatto sì che venisse descritta dalle leggende come un un’antica sede di riti satanici. Non a caso la torretta è nota come Ca’ del Diavol.
Come visitare l’Orrido di Bellano, il canyon con un ponte dalla vista spettacolare
Oggi, grazie ai lavori di ristrutturazione e alle passerelle che attraversano la gola, l’Orrido di Bellano e Ca’ del Diavol sono aperti al pubblico tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 17:00 e sabato e domenica dalle 9:00 alle 18:00.
Il costo per accedere all’Orrido è di €5 per gli adulti, di €3 per i bambini dai 6 ai 12 anni e gratuito per i bambini al di sotto dei 5 anni. Per chi volesse invece visitare entrambi i siti il prezzo del biglietto è di €15 per gli adulti e di €5 per i bambini.