Un panorama che sembra un quadro medievale, sapete dove potete trovarlo? In una bellissima regione italiana, quale?
Un borgo tra i più belli della regione in cui si trova, molto gettonato soprattutto in questo periodo. Unisce la bellezza del mare di questa porzione di Italia, insieme ad alcuni interessanti siti che ne testimoniano le antiche origini. Camminare per le sue strade vi darà l’impressione di trovarvi nell’antico medioevo. Sapete dove si trova? Scopriamolo insieme.
Un panorama che sembra un quadro medievale, da vedere in questo borgo
Un luogo stupendo, una vera gemma della regione in cui si trova e proprio per questo elencato tra i Borghi più belli d’Italia. Per visitarlo dovremo recarci nella bella regione Sicilia. Ci riferiamo all’incantevole Erice.
Descriverne la bellezza è difficile perché dovreste davvero vederlo con i vostri occhi. Un grazioso comune italiano dove osservare un panorama che sembra un quadro medievale. Si trova in provincia di Trapani ed anticamente, precisamente dal 1167 al 1934 il suo nome fu Monte San Giuliano, per via della vicinanza con il monte omonimo.
Il suo nome, così come il borgo ha origini antiche: viene dal greco Eryx. In mitologia era un figlio di Afrodite avuto con Bute, che venne poi ucciso da Eracle. La destinazione perfetta per esplorare meglio alcuni territori della bella Sicilia. Erice vi conquisterà grazie alla sua posizione privilegiata.
Il borgo sorge sulle colline, offrendo dunque una visuale incredibile. Passeggiare per il suo centro storico sarà impagabile, perché vi sembrerà di fare un vero e proprio viaggio nel tempo. L’impianto medievale è ancora visibile nelle mura che la circondano, nelle stradine e nelle antiche torri. Il tutto immerso nella natura siciliana, soprattutto nei moltissimi filari di ulivi.
Erice, un borgo di altri tempi
Un borgo legato a doppio filo con la antica mitologia greca. Così come profondamente influenzato da questa antica cultura. Si trova arroccato su un monte che in antichità si credeva fosse sede della dea Astarte, e solo successivamente luogo di pellegrinaggio per i fedeli che si recavano qui per implorare Afrodite di proteggere i naviganti. Per i romani questo compito era affidata alla Venere Ericina, dunque da qui possiamo cogliere l’origine del toponimo.
Non a caso uno dei luoghi cardine da visitare è l’antico castello chiamato di Venere, voluto dai Normanni ed eretto attorno al XII – XIII secolo, utilizzando gli stessi materiali del tempio della Venere Ericina. La visita val la pena anche per il giardino all’inglese che si trova nelle immediate vicinanze, il famoso Balio.
Si gode da qui una vista impagabile sulla costa e sulle saline. Altrettanto importante è la visita a Porta Trapani, da dove arrivare a Corso Vittorio Emanuele ed avere una visuale complessiva del bellissimo centro storico. Troverete diversi bellissimi palazzi dall’architettura barocca.
Ci sono diversi edifici religiosi che meritano una tappa. Uno è il Duomo dell’Assunta, risalente al 1300. Una struttura molto particolare soprattutto perché dispone di una imponente ed unica Torre Campanaria. Possibile inoltre visitarla percorrendo 110 scalini. Fermatevi poi nel quartiere spagnolo.
La sua costruzione risale al 1600, quando il borgo ospitò alcuni soldati. I cittadini erano infatti praticamente obbligati ad offrire ospitalità ed in cambio questi ottennero autorizzazione per costruire un fortino. Si trova dietro la Chiesa di Sant’Antonio. Purtroppo i lavori si interruppero nel 1632 senza mai riprendere.
Cosa non perdere in questo luogo incantato
Il panorama che sembra un quadro medievale non è l’unica cosa che vi conquisterà. Erice è ricca di siti di interesse oltre quelli già elencati. Un’esperienza interessante potrebbe essere quella di prendere la funivia da Trapani per raggiungere la vetta del Monte. Il modo migliore di godere della vista.
Sapete che da qui potreste vedere le Isole Egadi e l’intera città. Ci sono poi diversi musei. Iniziate dal Museo Cordici, che si trova all’interno del palazzo comunale. Custodisce diversi reperti come un meraviglioso gruppo scultoreo dell’Annunciazione realizzato da Antonello Gagini nel 1525.
C’è poi il Museo agro-forestale San Matteo, un vero spasso per chi vuole scoprire qualcosa in più della bella componente naturale siciliana. Ci sono diversi esempi botanici ed anche alcuni attrezzi agricoli d’epoca. Infine il Museo malacologico, che custodisce un patrimonio incredibile di conchiglie, fossili e reperti addirittura risalenti ad epoca preistorica.
Erice è inoltre un luogo profondamente legato ad una incredibile tradizione artigiana, e gastronomica. Molto celebri qui sono le ceramiche ancora oggi realizzate a mano e coloratissime. Il borgo è inoltre famosissimo per la pasticceria. A farla da padrona è la pasta di mandorle, che trova ampio impiego in biscotti e bocconcini. Un prodotto tipico locale sono i dolcetti “di riposto”. All’interno hanno un prelibato ripieno fatto con marmellata di cedro, una ricetta antichissima tramandata dalle suore del convento di San Carlo. Inoltre altrettanto ottimi i mostaccioli e le paste volanti. Il tutto accompagnato dall’ottimo amaro locale, il Liquore Ericino.