Il “paese delle fragole”, nascosto tra le dolci colline romane

A giugno celebra questo frutto che cresce spontaneamente tra le sue dolci colline.

Lago di Nemi nel Lazio
Una vista del lago di Nemi -viaggi.nanopress.it

 

àC’è una storia di amore e tradizione a Nemi, un paesino a Est dei Castelli romani. Secondo la leggenda, il frutto che rappresenta questo piccolo borgo, sorto su un terreno di origine vulcanica, rappresenta la dedizione amorosa di niente di meno che la dea Venere.

La bontà delle fragole di Nemi, partendo da un mito, oggi però non è soltanto leggenda. Da anni Nemi attira tantissime coppie di innamorati e amanti delle fragoline di bosco, a cui il Comune a giugno dedica una vera e propria festa, per i palati golosi e gli estimatori di una delle tipologie più buone di questo frutto benefico e succoso.

La leggenda delle fragole di Nemi

Secondo la leggenda, queste fragoline di bosco nacquero dalle lacrime versate da Venere per la morte di Adone, poi trasformate in cuori rossi. La leggenda narra inoltre che queste fragole avessero dei poteri, come quello di allontanare i serpenti presenti nei boschi.

Nemi deve molto poi alla cultura latina: si pensi che il nome di questo paese deriva dal latino “Nemus”, bosco, in onore del culto della dea Diana Nemorensis, a cui tra l’altro è dedicato un tempio, eretto sulla verde collina alberata dove sorge il borgo. Tra storia e tradizioni, Nemi è molto amata anche per il suo paesaggio, che convinse l’imperatore Caligola a costruire due grandi navi da utilizzare come villa, per soggiornare nei momenti di tranquillità tra le acque dolci del lago di Nemi.

fragoline di Nemi
Il culto delle fragoline di bosco di Nemi, famose in tutto il mondo, è strettamente legato alla leggenda della dea Venere -viaggi.nanopress.it

 

Di quelle navi ormai non rimane nulla, perché chi succedette a Caligola provvide ad affondarle, mentre intorno al 1920 fu realizzato un complesso progetto di ingegneria idraulica che permise di asciugare il letto del lago e popolarlo. La storia di Nemi oggi è strettamente connessa al culto della “fragaria vesca”, la fragolina selvatica che in questa zona fruttifica tra maggio e giugno, poco prima della festa delle fragole che ogni anno si tiene tra le stradine di Nemi.

Giugno dal palato dolce: la sagra delle fragole di Nemi

Quelle di Nemi sono fragole dal colore vivace e dal sapore intenso e vengono utilizzate per diversi tipi di prodotti locali tipici come dolci, tortine, confetture, il liquore fragolino e persino per la birra.

 

 

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A Nemi, domenica 2 giugno torna la tanto attesa Sagra delle Fragole, nella sua edizione numero 91 che porterà colore e allegre da mattina a sera. L’evento si ripete ogni prima domenica di giugno, dal 1922 e per l’edizione 2024 Si inizierà con gli eventi di carattere religioso, come la Messa di Ringraziamento alla chiesa della Madonna del Pozzo, a quelli di carattere culturale, come la visita guidata al Museo delle Navi. In più non mancheranno cibo, vino, musica canti e balli. Imperdibile sarà la tradizionale sfilata delle “fragolare”, in costume tipico, bustino nero, gonna rossa e “mandrucella” di pizzo bianco.

 

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