Nella lista di Best in Travel 2024 di Lonely Planet, il primo paese in classifca assolutamente da visitare è la Mongolia.
La rivista della casa editrice più famosa per le guide di viaggio Lonely Planet ha pubblicato il volume Best in Travel 2024 con una selezione di destinazioni da visitare nel corso del 2024. In questa edizione le mete presentate sono 50 e non 30 come gli anni passati.
Questo per festeggiare il 50° anniversario della casa editrice. In più, ci sarà nelle librerie la copia cartacea della guida. All’interno ci saranno le 10 migliori regioni , i 10 migliori paesi , le 10 città e le i 10 luoghi dedicati ai viaggi sostenibili.
La novità è data dall’aggiunta della categoria delle destinazioni convenienti. Per dimostrare che è possibile viaggiare anche con budget un poco più contenuti. All’interno della guida il primo paese assolutamente da visitare nel 2004 è la Mongolia.
Una terra ricca di natura incontaminata, di tradizioni culinarie e musicali. È il settimo Stato più grande del mondo e si trova in Asia centrale. Conosciuta in particolare per i suoi territori immensi e ricchi di paesaggi incontaminati.
Ulan Bator, la capitale è una città dove la tradizione e la modernità si fondono in un mondo affascinante. Il Museo Nazionale della Mongolia permette al visitatore di viaggiare nella storia del paese, iniziando dalle epoche preistoriche arrivando fino all’Impero mongolo.
Karakorum è la vecchia capitale del grande Impero mongolo ed uno dei degli snodi più conosciuti della via della seta. Da non perdersi una visita al Monastero Erdene Zuu e una passeggiata nella natura della valle dell’Orkhon.
Vale la pena poi visitare anche il Parco Nazionale di Gorkhi-Terelj. Un luogo naturale avvolto da un’atmosfera mistica. Il posto offre la possibilità di escursioni a cavallo di dormire in una Ger, una tenda tradizionale che viene utilizzata ancora oggi dai nomadi della Mongolia.
E passare poi al deserto del Gobi, con le caratteristiche rocce e l’erba rada. Ma l’attrazione più famosa da visitare è il Khongoryn Els. Un paesaggio di dune alte fino a un centinaio di metri che sprigionano dei suoni molto particolari quando soffia il vento.
I percorsi non sono prestabiliti, quindi, inquesti casi è meglio rivolgersi ad una guida esperta. Oltre alla natura incontaminata la Mongolia è un paese ricco di tradizioni culinarie e musicali. Il buuz, per esempio, è un tipico raviolo al vapore ed è uno dei piatti caratteristici.
Altro piatto tipico è un arrosto cucinato in pentole di metallo scaldate con le pietre ardenti, il khorkhog. Da assaggiare sono il latte di yak e il burro di yak, ingredienti fondamentali nella loro cucina, da cui poi si producono i latticini fatti in casa come l’arakh. E il canto considerato dai mongoli lo strumento di comunicazione per eccellenza.
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