Un luogo freddissimo e abitato da poche persone che, nella stagione invernale, riescono a vivere a –70 gradi.
Esiste un posto abitato da poche persone che, nel periodo invernale, arriva ad una temperatura di –70 gradi. Si trova in Russia, nella parte nord-orientale, nella Valle di Ojmjakon. Le temperature qui sono così basse che persino l’alcol si congela.
La vita in questa valle non è per niente facile. Nonostante le difficoltà, il posto è abitato da, circa, 800 persone coraggiose. La loro occupazione principale è l’allevamento delle renne. E vivono di caccia e di pesca e dei turisti che si avventurano in questo luogo, per molti, inospitale.
La Valle di Ojmjakon si trova vicino al fiume Indigirka. Le temperature sono così basse anche per le montagne in cui la valle si trova. Queste intrappolano i venti che vengono, poi, spinti verso la cittadina. Nel periodo staliniano era un avamposto per i soldati. La storia lo ricorda per i campi forzati in Siberia.
Qui venivano condotti i prigionieri, soprattutto politici, e, poi, lasciati morire. Oggi, chi ci vive riscalda le proprie abitazioni con un impianto a carbone. Il terreno è sempre ghiacciato e non è possibile coltivarlo. L’alimentazione degli abitanti è basata sulla pesca, sulla carne di renna e di cavallo.
Anche il paesaggio è molto particolare. E’ perennemente bianco e il cielo presenta un riverbero particolare dovuto ai cristalli di ghiaccio sospesi nell’aria. Tutto, in questo luogo quasi fiabesco, assume connotazioni particolari. Persino, i suoni e le voci assumono una particolare tonalità.
Gli abitanti della valle, infatti, evitano di parlare quando si trovano all’aperto, perché anche l’aria che entra nella gola è tagliente. E la vita di ogni giorno non è semplice. Tutto ciò che noi diamo per scontato, nella Valle di Ojmjakon non lo è. Per esempio, per noi è normale avere l’acqua corrente, per gli abitanti di quella zona no.
Ogni abitazione, all’esterno, ha dei blocchi di ghiaccio da utilizzare in caso di necessità. Anche il latte viene venduto sotto forma di cubetti di ghiaccio. C’è persino una regola che permette ai bambini di non andare a scuola nel caso in cui le temperature scendano al di sotto dei 55 gradi.
Gli abitanti godono di ottima salute ed hanno una vita piuttosto longeva. Esistono soltanto le abitazioni di chi ci vive, ma, negli ultimi anni, c’è chi arriva in quelle zone, nonostante le temperature, per visitarle.
In mancanza di strutture ricettive, le famiglie sono ben disposte ad ospitare i coraggiosi turisti. Il sindaco, addirittura, per l’occasione, consegna personalmente ai visitatori un certificato che ne attesta la visita.
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