Un dettaglio in acqua sta facendo allarmare gli esperti. Di che si tratta? Vediamo insieme che cosa hanno scoperto e cosa aspettarci.
Ogni giorno arrivano notizie a tema “Natura” tra le più disparate. Abbiamo notizie quotidiane riguardanti avvistamenti particolari, nuove specie animali, anche scoperte relative a specie già esistenti. Insomma, non c’è mai pace. Un altro tema molto caldo è quello del cambiamento climatico, che interessa e preoccupa sia gli scienziati che i comuni cittadini. Oggi parliamo di un dettaglio particolare, che ha immediatamente fatto il giro del mondo e sta facendo discutere gli esperti. Sapete di cosa parliamo?
Un dettaglio in acqua che allarma gli esperti, di che si tratta?
Quando parliamo dei nostri mari, sono diversi gli argomenti che preoccupano gli scienziati. L’inquinamento è il principale. L’azione scellerata dell’uomo, sappiamo bene mette seriamente a repentaglio la qualità delle nostre acque e di chi ci abita.
Proprio di recente sono stati notati spostamenti di alcune specie in altri mari, perché non più in grado di procacciare cibo dove normalmente erano solite trovarlo. Non parliamo poi della scarsità del krill, troppo cacciato dall’uomo per le preparazioni alimentari, rischiando di lasciare a bocca asciutta animali già in via di estinzione.
Questa volta a notare un dettaglio in acqua è la Nasa. Quanto rilevato è visibile in un video che è diventato immediatamente virale e sta preoccupando gli esperti di tutto il mondo. A condividerlo per primo la rivista di settore IFLS Science.
Parliamo dell’annoso problema del livello di innalzamento del mare. Qualcosa di cui siamo al corrente, che gli scienziati di tutto il mondo continuano a segnalare a gran voce. La NASA questa volta ha agito in maniera più capillare, mostrando chiaramente come dal 1993 ad oggi, dunque lungo 30 anni, il livello degli oceani sia aumentato in maniera piuttosto significativa.
L’incredibile video della NASA
Un filmato molto esaustivo creato per la NASA dallo Scientific Visualization Studio. In poche parole un’animazione molto accurata girata dal punto di vista di un’imbarcazione. La visuale avviene attraverso l’oblò che viene colpito dall’acqua.
Ebbene il video mostra come man mano che passano gli anni, il livello del mare vada esponenzialmente ad aumentare. Gli esperti non hanno dubbi. Sono ben 9,85 i centimetri di differenza dall’inizio di questa misurazione al 2003.
Misurazioni che negli ultimi anni, grazie ai satelliti, stanno diventando sempre più accurate. Forse l’idea di 10 centimetri in tutti questi anni potrà sembrare una cifra irrisoria. Non è d’accordo la NASA che lo definisce un evento senza precedenti e purtroppo destinato inesorabilmente a peggiorare. In futuro potremmo andare in contro a sempre più fenomeni di inondazioni e mareggiate. Disastri che potrebbero arrivare a colpire anche le zone più lontane dalla costa.
La previsione più preoccupante è arrivare al punto di vedere sommerse intere porzioni di territori, come sta già accadendo in alcune zone del mondo. Perché questo accade? Ovviamente a causa del cambiamento climatico, responsabilità dell’uomo.
Volendo essere più tecnici potremmo dire che l’innalzamento avviene per il riscaldamento degli oceani, che porta l’acqua ad espandersi. E come è facile immaginare per via dello scioglimento dei ghiacciai e lastre sulla terra ferma. Questo avviene per il calore generato dalle emissioni dei temibili gas serra.
Cosa potrebbe accadere?
Un dettaglio in acqua che rischia di portare a conseguenze serie. Si stima che il mare potrebbe innalzarsi ad un ritmo annuale di circa 3,6 mm. Una cifra in realtà incredibile, provocata soprattutto dallo scioglimento di ghiacciai in zone come Groenlandia ed Antartide.
Il rischio più importante è quello per chi vive nelle isole di piccole dimensioni e nelle zone costiere, dunque è importante correre immediatamente ai ripari, pensando a dei veri propri piani di adattamento e perché no, anche di fuga.
Da non sottovalutare l’effetto a catena anche su flora e fauna, che rischiano di essere colpite ed addirittura scomparire. Animali come i pinguini e alcune specie di orche, sono già segnalate dal WWF come a rischio estinzione. Per non parlare poi dei danni alle preziose barriere coralline.
Le nazioni che rischiano di essere più colpire sono Asia e Stati Uniti. Secondo gli esperti in Asia di contano 15 milioni di luoghi che potrebbero essere colpiti addirittura già nel 2030. In America è già in atto un grave problema di erosione nel 40% delle città costiere.
Cosa si può fare? Sebbene il tema sia molto caldo e spesso sentiamo parlare di tutto quello che noi cittadini possiamo attuare nel quotidiano per fermare l’inquinamento, il grosso impegno deve venire dalle autorità. Gli scienziati chiedono a gran voce dei piani specifici a livello mondiale per fermare le emissioni dei gas e di tutte quelle attività massive che creano grandi problemi di inquinamento.