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Borghi d'Italia

Il borgo tra montagna e lago, con un paesaggio incantato e una cascata di 200 metri

Questo borgo tra montagna e lago è uno dei più pittoreschi e suggestivi del nord Italia. Si trova sulle sponde del terzo lago più grande del Paese e custodisce un meraviglioso salto d’acqua.

Il borgo tra montagna e lago – viaggi.nanopress.it

Lungo le sponde del lago di Como si snoda una antica via, oggi pedonale, di una lunghezza pari a circa 30 chilometri. É l’antica Strada Regia, una rete fatta di sentieri e mulattiere che un tempo permettevano agli abitanti di spostarsi tra un borgo e l’altro ai margini del terzo lago più grande d’Italia.

Tra le piccole realtà legate da questa antica via si trova anche Nesso, uno dei più pittoreschi e suggestivi paesini della zona.

Nesso, il meraviglioso borgo tra montagna e lago

Il grazioso villaggio di Nesso si trova incastonato tra i due rami del lago di Como, lungo la strada che da Como porta a Bellagio.

borgo con un paesaggio incantato – viaggi.nanopress.it

Questo piccolo paese, a un’ora da Milano e 30 minuti da Como, affonda le sue radici in epoca celtica. Oggi a costituirlo sono 5 frazioni:

  • Borgovecchio, la zona più antica;
  • Coatesa, quella più suggestiva;
  • Lissogno, nei pressi del fiume Tuf;
  • Castello, su uno sperone sul quale sorgeva un’antica fortezza;
  • Vico, l’area agricola.

Il borgo di Nesso è talmente piccolo da essere visitato in un solo giorno, durante una gita fuori porta o come tappa di un weekend sul lago di Como. Nonostante le sue ridotte dimensioni, però, questo gioiello incastonato tra la roccia e l’acqua è ricco di bellezze architettoniche e naturali.

Visitare Nesso, tra le sue bellezze architettoniche e quelle naturali

Il modo migliore per visitare Nesso è camminare liberamente tra i suoi stretti vicoli, perdersi come dentro a un dedalo di vie infinite e ammirare tutto quello che capita davanti ai propri occhi.

Ponte della Civera – viaggi.nanopress.it

Tra le bellezze architettoniche del borgo non mancano le chiese, come per esempio quella di San Lorenzo nella frazione Castello. Un tempo l’edificio faceva parte della fortezza, ma l’intero complesso andò distrutto durante la Guerra dei 10 anni tra Como e Milano iniziata nel 1118. La chiesa che vediamo oggi è infatti il frutto di un lavoro di ricostruzione del XVI secolo.

Un altro edificio religioso da non perdere è poi la chiesa di Santa Maria di Vico, situata nell’omonima frazione. Si tratta di una chiesa antica, forse risalente a prima del 1184, che nel corso del XVI-XVII secolo fu anche utilizzata come lazzaretto.

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è invece il principale luogo di culto del paese. L’origine della prima chiesa risale al 1905, quando l’edificio aveva ancora la facciata rivolta verso il lago. Con le ricostruzioni barocche del 1632, però, quest’ultima dovette essere spostata verso l’abitato.

La parte più suggestiva del centro storico: Coatesa e l’Orrido di Nesso

Il meraviglioso centro storico di Nesso è tagliato in due dai fiumi Tuf e Nosèe. A un certo punto, proprio nel cuore del borgo (in frazione Coatesa), i due corsi d’acqua si incontrano creando qualcosa di unico e straordinario.

Orrido di Nesso – viaggi.nanopress.it

Parliamo dell’Orrido di Nesso, un incredibile e profondo canyon naturale scavato dalla forza dell’acqua dei fiumi che, unendosi, danno vita a una cascata incantevole di ben 200 metri. Ci sono due punti dai quali ammirare al meglio questo splendido scorcio:

  • Piazza Castello, dove si trova il belvedere che si affaccia sull’Orrido e sull’antico ponte;
  • l’antico Ponte della Civera, un ponte di origine romana al quale si giunge scendendo circa 340 gradini.

L’Orrido di Nesso è stato nel corso dei secoli musa ispiratrice di artisti e scrittori. Per esempio, nel 1925 Alfred Hitchcock lo scelse come set del film muto Il Labirinto delle Passioni.

Correndo indietro nel tempo, poi, lo scrittore Giambattista Bazzoni lo ha scelto come ambientazione per il romanzo Falco della Rupe o la Guerra di Musso.

Infine, il grande Leonardo da Vinci parla della bellezza di questo posto nel suo Codice Atlantico, definendolo come perfetto da visitare nei mesi di maggio e giugno. E non si può che accettare questo consiglio.

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