Il borgo primaverile da non perdere, anche Patrimonio UNESCO di questa regione

Da visitare certamente in questa stagione. Scopriamo il borgo primaverile da non perdere. Sapete che è anche Patrimonio UNESCO? Ecco dove si trova.

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Il borgo primaverile da non perdere – viaggi.nanopress.it

Una città dalle origini antichissime, ancora oggi percepibili nella sua architettura. Famosa per il suo bellissimo centro storico, che è anche Patrimonio dell’Umanità. Soprattutto punto di partenza ideale per visitare altre città e attrazioni della stupenda regione in cui si trova. Perfetta per questa stagione, ma anche destinazione da tenere presente in vista delle imminenti vacanze estive.

Il borgo primaverile che è anche Patrimonio UNESCO, ecco dove si trova

Una vacanza qui è il modo perfetto di coniugare la sete di cultura con la scoperta del bel mare. Il luogo di cui parliamo oggi è un borgo primaverile che in questa stagione regala il meglio di sé.

Ogni anno qui da oltre 40 anni si celebra la manifestazione dell’Infiorata, un evento tradizionale molto sentito. Solitamente avviene nella seconda metà di maggio ed è un evento imperdibile, perché la città si trasforma letteralmente. Stiamo parlando di Noto, una vera gemma siciliana. Ne avrete sentito parlare anche come “capitale del barocco” per via della sua pregiata architettura.

Durante il periodo dell’Infiorata la via principale si “veste” letteralmente di colori, tappezzata completamente di fiori di tutti i tipi. Un benvenuto alla primavera, sperando in un tempo clemente, che in ogni edizione sceglie un tema diverso. Quello del 2023 avrà a che fare nientemeno che col cinema.

Un tripudio di arte da parte dei Maestri Infioratori che lavoreranno a 16 bozzetti composti di fiori, che omaggiano dunque scene iconiche di produzioni televisive e cinematografiche, naturalmente quelle che hanno scelto Noto come loro set.

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Il borgo primaverile – viaggi.nanopress.it

Il primo ad amarne i luoghi e renderla teatro delle sue produzioni è stato Roberto Rossellini. “Viva l’Italia” è stato girato proprio qui. Celebri film sono anche “Il viaggio” di Vittorio De Sica, “Storia di una capinera” di Zeffirelli e “Malena” di Tornatore. Il borgo primaverile apprezzato però anche all’estero, perché il fenomeno di costume “The White Lotus” è stato girato qui nella bella Villa Elena.

Si stima che in questa occasione la città metterà a disposizione ben 400.000 fiori di specie diverse, tra gerbere, rose, margherite e vari fiori di campo. Una manifestazione bellissima, per accedervi vi basterà acquistare i biglietti direttamente in loco e recarvi a Via Nicolaci. Non solo fiori, perché troverete anche prodotti tipici del territorio siciliano in vendita, street food, il tutto animato dai celebri sbandieratori.

Noto, la “capitale del barocco”

Dal 2002 il centro storico di questa stupenda cittadina è anche Patrimonio UNESCO, merito dei suoi meravigliosi palazzi barocchi, delle Chiese e soprattutto per una curiosa particolarità.

In molti chiamano Noto anche “Città d’oro”, perché soprattutto al tramonto pare tingersi di una sfumatura tra il rosa ed il dorato. Un piccolo miracolo dovuto al materiale principale che costituisce i suoi edifici, cioè pietra calcarea. Inizialmente bianca, con il tempo è poi diventata gialla. Particolarmente bello dunque passeggiare nel centro al calar del sole, proprio il caso di dire una golden hour.

La visita alla città deve necessariamente passare per la Porta Reale. Un maestoso arco ottocentesco che conduce al celebre Corso Vittorio Emanuele. Da qui è facilmente raggiungibile Piazza del’Immacolata e la sua Chiesa più celebre, San Francesco all’Immacolata. I turisti rimangono letteralmente incantati dalla sua facciata.

E a proposito di edifici religiosi, immancabile la tappa alla Cattedrale. Ha rischiato varie volte di scomparire a causa di diversi crolli, l’ultimo avvenuto nel 1966. Questo pare a causa di un difetto nel progetto di costruzione.

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Noto – viaggi.nanopress.it

Noto è anche molto ricca di conventi. Sono edifici bellissimi, sembrano quasi dei palazzi regali. Il più famoso è il Convento delle Clarisse, dove appunto venne girato “Storia di una Capinera”. Attraverso le sue grate, chiamate “gelosie” si può osservare un panorama mozzafiato. Altrettanto prestigioso, soprattutto per la sua storia, Il Monastero delle Benedettine.

Altro simbolo della città e della sua architettura barocca è Palazzo Nicolaci, come la via omonima che ospita l’Infiorata. La famiglia proprietaria del palazzo è stata una delle più importanti e ricche siciliane. Non erano però nobili, bensì una lunga dinastia di pescivendoli.

Mangiare e dormire nel borgo primaverile

Sia nel periodo dell’Infiorata, che durante il mese di agosto, notoriamente i periodi “più caldi” per recarvi in visita, è bene prenotare con largo anticipo per non rischiare di non trovare strutture adeguate.

La soluzione ideale anche per una questione di risparmio, sarebbe cercare un alloggio non dentro il centro storico. Però è proprio qui che si trova il fulcro della quotidianità della città siciliana, pertanto per mangiare avrete solo l’imbarazzo della scelta.

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San Francesco all’Immacolata – viaggi.nanopress.it

Prenotate in anticipo anche i ristoranti, molti dotati di zone all’aperto. Molto celebre sono Il Ristorante picnic e la Trattoria Fontana d’Ercole. Entrambi specializzati nei piatti tipici. Noto come la Sicilia in generale è la patria dello street food, quindi vi basterà recarvi nella zona di Via Nicolaci per assaggiare arancini, fritti, e il dolce buccellato.

Da Noto inoltre è facile spostarsi in altre meraviglie della Sicilia: in macchina potreste fare tappa a Marzamemi e Pachino. Facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici la stupenda Siracusa. Qui non può mancare la tappa all’Isola di Ortigia.

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