Il luogo perfetto per la primavera, il borgo più fiorito d’Italia. Ecco dove si trova e perché visitarlo proprio ora.
Quella della primavera è senza dubbio la stagione della rinascita. Lo si vede soprattutto nella natura, che si spoglia delle brume invernali e ritorna a nuova vita ancora più bella di prima. C’è un posto nel nostro paese perfetto per assistere a questo fenomeno. Andiamoci insieme.
Il borgo più fiorito d’Italia è lui
Se non soffrite l’allergia ai pollini insomma, c’è un luogo adatto per chi ama molto piante e fiori. Vi stupirà in ogni angolo scoprirne infatti di moltissimi e molto colorati. Lasciano senza parole ogni visitatore e proprio per questo infatti attirano in questo periodo ogni anno moltissimi turisti da tutta Italia e non solo.
Si chiama Spello ed è celebre per le sue infiorate. Il borgo si tinge di mille colori in questo periodo, con esposizioni mai viste di tutto quello che la primavera può offrire. Si tratta di uno dei più graziosi paesini della regione Umbria, che si trova costruito su uno sperone del Monte Subasio, offrendo una visuale incredibile di quest’area.
In questo periodo arrivano qui turisti per le celebri infiorate. Nel 2024 sono infatti previste a partire dal 25 maggio e proseguiranno con diversi programmi fino a dopo il 2 giugno, in zone diverse del borgo. Inoltre si tratta di un’occasione irripetibile di conoscere le sue origini medievali.
La bellezza di Spello
Non a caso la visita dovrebbe necessariamente iniziare dalle mura, risalenti al periodo antichissimo, quando il borgo era noto come Colonia Julia. Al momento sono ottimamente conservate, forse le migliori in Italia e conducono ad una visuale completa del borgo e delle sue porte. La più celebre certamente la Porta Consolare dotata di tre ingressi e riconoscibile per via di tre statue funerarie.
C’è poi Porta Venere celebre per le torri di Properzio, in passato la più utilizzata, ed infine Porta Urbica. Da vedere anche la bellissima Chiesa di Santa Maria Maggiore che risale al XII secolo. Pare che sorgesse qui un tempio dedicato a Giunone e successivamente alla Madonna. Al suo interno si può ammirare anche la Cappella Baglioni, dove si trovano opere di Pinturicchio.
Ed a proposito di opere, una tappa è d’obbligo presso la Pinacoteca Civica e Diocesana. Si trova dentro il Palazzo dei Canonici, vicinissimo ad un altro edificio religioso, ovvero la Collegiata di Santa Maria Maggiore. Infine quale migliore occasione se non quella delle passeggiate per le infiorate, di una tappa in qualche bella trattoria per testare la cucina umbra? Torta al testo, salumi, ma soprattutto un goloso primo piatto. Si tratta degli stringozzi di Spello, conditi con ben due tipi di pecorini, fresco e stagionato.