In questi giorni di gennaio un paesino dell’Abruzzo è la meta ideale per una breva vacanza tra natura e storia.
L’Abruzzo è una terra piena di sorprese. Una regione del centro Italia ricca di parchi nazionali, catene montuose e bellissimi borghi medievali. In questo mese invernale è la meta da scegliere per passare qualche giorno immersi tra natura e storia.
E tra i tanti borghi che l’Abruzzo regala, uno da visitare proprio in questo periodo dell’anno è quello di Santo Stefano di Sessanio. Una cittadina medievale fortificata conservata perfettamente e situata 1250 metri di altitudine.
Incastonata tra le montagne affonda le sue radici lontano nel tempo. Il periodo di maggiore fioritura per Santo Stefano di Sessanio fu il XVI secolo. Sotto il dominio della famiglia De’ Medici divenne un centro economico molto fiorente della Signoria di Firenze.
Famoso per il commercio della lana carfagna, prodotta qui e lavorata in Toscana per essere poi venduta in tutta l’Europa. Con l’Unità d’Italia il piccolo borgo conobbe un momento di decadenza. Fino a quando un imprenditore italo – svedese, Daniele Kihlgren, fu rapito dalla bellezza del posto.
Decise quindi di acquistare la maggior parte delle case abbandonate per ristrutturarle. Oggi queste abitazioni sono entrate a far parte del progetto “Albergo diffuso Sextantio”. Case abbandonate trasformate per accogliere i futuri turisti e visitatori .
Le antiche case contadine oggi ospitano chi vuole vivere per qualche giorno la magia di questo borgo medievale. Il turismo ha permesso agli abitanti di riaprire le piccole botteghe e i laboratori artigiani che vivono sugli antichi mestieri.
Le bellezze architettoniche da visitare in questo luogo da favola sono tante e di grande importanza storica. La Porta Medicea segna l’entrata del borgo e permette di accedere al centro storico del paese. Mentre il simbolo del borgo è la Torre Medicea.
La sua costruzione risale al XIV secolo ed aveva la funzione di avvistamento. Originariamente era alta 20 metri, costruita su una pianta cilindrica in pietra concia locale. Tra gli edifici storici di culto da visitare la Chiesa Madre di Santo Stefano Martire che dà il nome al borgo.
Collocata al di fuori della delle mura della cittadina vicino al cimitero. Le navate laterali custodiscono tele che raccontano il Martirio di Gesù e di Santo Stefano e che risalgono al ‘700. La famiglia De’ Medici fece costruire il Palazzo del Capitano, utilizzato come residenza della famiglia.
Appena fuori dalle mura cittadine vicino al laghetto di Santo Stefano c’è la chiesa della Madonna del lago. Un edificio storico particolarmente affascinante proprio per il luogo in cui si trova. In questo periodo il laghetto è ghiacciato e regala un paesaggio dall’atmosfera fiabesca.
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