Il borgo da visitare assolutamente durante una gita nel Lazio si trova nella Tuscia viterbese. La sua storia è antichissima e le sue attrazioni non si trovano solo sulla sua superficie.
Borghi dalla storia antichissima, dolci colline, speroni rocciosi sui quali sorgono incredibili centri abitati. Nel cuore dell’Italia centrale, in particolare in quella zona nota come Tuscia viterbese, si trova un territorio stracolmo di meraviglie culturali, storiche e naturalistiche tutte da scoprire.
La Tuscia può essere una meta ottima da esplorare durante un viaggio nel Lazio e a Roma. Alcune delle sue meraviglie infatti si trovano a un’ora d’auto, o poco più, dalla Capitale. Il borgo di Orte, ne è un esempio.
Tra tutti i borghi della Tuscia, la terra degli antichi Etruschi, Orte è uno di quelli che non si può non visitare. Si trova arroccato su una roccia di tufo al confine tra Lazio e Umbria e il suo aspetto è tipicamente medievale.
Qui infatti tutto ci riporta indietro nel tempo proprio in quel periodo: i vicoli e gli archi in pietra, le logge, i portali e le scale che pullulano tra le sue vie ci parlano di un borgo dalla storia antica e importante.
Orte spesso lo si guarda da lontano, passando dall’autostrada, con indifferenza o superficialità. E invece tra quella manciata di case a circa 132 metri sul livello del mare sono custoditi tesori unici e imperdibili.
Il centro storico di Orte – tra viali, giardini, punti panoramici e palazzi nobiliari – è tutto un susseguirsi di edifici religiosi e architetture medievali.
Il più importante luogo di culto è la Cattedrale dell’Assunta (XVII secolo) dalla facciata maestosa. Sorge sulla piazza principale del borgo, Piazza della Libertà, e al suo interno custodisce importanti opere d’arte.
Passeggiando tra le sue vie si possono trovare alcune delle chiese principali del borgo come la chiesa di San Pietro (XV secolo) o quella di San Biagio (1253). A queste si aggiungono poi la chiesa di Santa Maria di Loreto con il suo monastero (1641) e il Santuario di Santa Maria delle Grazie (1521).
Queste, insieme alle altre chiese minori del borgo, testimoniano come la cittadina fosse in passato molto legata alla religiosità. Numerose erano anche le confraternite la cui storia è raccontata dal museo situato all’interno dell’ex convento di Sant’Agostino, nella sacrestia della Confraternita di Santa Croce.
Qui sono esposti corredi, crocifissi, stemmi e oggetti appartenenti alle tradizioni delle varie associazioni religiose. L’opera più preziosa è però la bara del Cristo Morto del 1626 la quale per il Venerdì Santo viene portata in processione.
A proposito di ciò, sembra pure che tra le abitazioni di Orta ci sia anche la cosiddetta Casa di Giuda, un edificio dalle caratteristiche medievali in Piazza Belvedere che sarebbe appartenuta a un traditore ortano.
Tra gli altri musei, a Orte troviamo anche:
Ma le bellezze di Orte non si fermano solo sulla superficie. Nel sottosuolo, infatti, questo borgo nasconde un mondo ipogeo straordinario fatto di cunicoli, cisterne, pozzi e angoli abitativi.
Visitare Orte Sotterranea significa partire per un viaggio alla scoperta delle origini antichissime del paese.
In Piazza della Libertà si trova una scalinata che conduce fino alla bellissima fontana ipogea, un’opera risalente all’epoca di Augusto che faceva parte dell’antico acquedotto romano. Proprio da qui parte l’itinerario nei sotterranei di Orte, luoghi misteriosi e pieni di fascino.
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