Un vero e proprio gioiello. In molti definiscono così il borgo medievale che ha una storia antichissima. Scopriamo insieme uno dei centro più belli d’Italia.
Un gioiello di epoca medievale, da scoprire anche solo in un weekend. Farà breccia nel cuore degli amanti dei piccoli centri dal passato incredibile. Questo luogo affonda infatti le radici nell’epoca romana. Ed è anche un punto di partenza ideale per l’esplorazione di una zona del nostro paese che in questo periodo è davvero incantevole. Sapreste dire dove si trova? Oggi ve lo raccontiamo noi.
Il borgo medievale con una storia che inizia in epoca romana
Si fregia del titolo ormai molto ambito di Borgo più Bello d’Italia, assegnato dall’omonima associazione impegnata da anni nella promozione e rivalutazione di luoghi antichissimi della nostra bella penisola. Ed è anche Bandiera Arancione.
Ci troviamo tra il Veneto ed il Friuli Venezia Giulia in una gemma chiamata Portobuffolè. 751 abitanti ed un lungo elenco di tesori da scoprire.
Quando parliamo di origini antichissime ci riferiamo alle notizie di un primo insediamento risalente al III secolo a.C. per poi diventare nel medioevo un luogo di importanza strategica. I romani lo chiamavano Septimum de Liquentia perché la distanza che lo separava da Odero era appunto di sette miglia e per la vicinanza con il fiume Livenza. Il nome cambiò solo in epoca medievale, diventando prima Portus Buvoledì o anche solo Bufoledì. L’origine è controversa perché potrebbe indicare la ‘bova’ cioè il canale, ma anche le imbarcazioni che trasportavano merci sul fiume, note come ‘bufaline’.
Gli amanti degli antichi borghi ne apprezzano l’aver mantenuto nonostante il passare degli anni, l’aspetto tipico di un luogo d’altri tempi, al punto che gli avventori riferiscono di vivere la visita in questi luoghi come un vero e proprio tuffo nel passato. Le caratteristiche estetiche sono dominate da una forte impronta veneziana. Se le origini sono da ricercare in epoca romana, fu infatti Venezia a trasformarlo e renderlo il luogo di impareggiabile bellezza.
Portobuffolè, un gioiello tutto da scoprire
Dai primi del 1900 in poi il centro si è svuotato, forse per questo motivo riuscendo a mantenere intatte e lontane dall’urbanizzazione, le zone storiche più importanti. I turisti amano spingersi qui spesso durante una vacanza nella vicina Treviso o anche dalla bella Pordenone.
Visitare Portobuffolè non richiede moltissimo tempo. I residenti concordano che il modo migliore per rimanere affascinati dai suoi luoghi è semplicemente passeggiare nelle vie del centro. In un giorno intero solitamente si riesce ad esplorarla senza lasciare nulla indietro. L’ideale sarebbe programmare una tappa durante il celebre mercato dell’antiquariato che si tiene una volta al mese.
La prima struttura degna di nota è proprio all’ingresso del borgo, Piazza Beccaro, introdotta dalla Porta Trevisana che però venne distrutta nel 1918. Tutto intorno si potranno notare diversi esempi dell’elegante architettura urbanistica, grazie ad edifici decorati con affreschi. Un esempio è quello di Ca Soler.
Luogo di attrazione principale di Portobuffolè è quella che si ritene essere la presunta casa di Gaia da Camino, una poetessa italiana. Si tratta di un edificio di grande bellezza risalente al 1200 ora sede del Museo del Ciclismo. La sua particolare capienza articolata in quattro piani, la rende il centro principale per diversi eventi culturali e mostre d’arte, che periodicamente vengono organizzati nel comune.
Portobuffolè è anche ricco di pregevoli edifici sacri: da visitare sicuramente il Duomo che in origine era una sinagoga e custodisce un crocefisso ligneo del ’400 di scuola tedesca. Appena fuori dal centro anche la chiesa di San Rocco, l’oratorio di Santa Teresa e la chiesa dei Servi risalente al 1505.
Il borgo medievale di Portobuffolè, eventi e manifestazioni
Nonostante sia un centro molto piccolo, Portobuffolè è animato tutto l’anno da diversi eventi. Oltre il già citato Mercatino dell’antiquariato, i visitatori potranno scegliere il momento ideale per una visita in base alla manifestazione in programma.
Il 25 aprile è il momento della festa del santo patrono San Marco, arricchita da picnic e manifestazioni sportive: lanci col paracadute e gare in bicicletta. Due volte l’anno viene organizzata la suggestiva rievocazione storica “Portobuffolè nel XIV secolo”. In questa occasione si allestisce anche una cena medievale.
Ad ottobre nella terza domenica solitamente è in programma la Festa d’Autunno seguita dalla Rassegna Vini all’interno del Palazzo Podestà. E a dicembre si potrà camminare tra le vie del mercatino “Aspettando il natale”. Un’occasione per assaggiare anche le prelibatezze locali tipiche: salumi e vini dell’Alto Livenza, ma soprattutto la “zuppa matta”: un piatto a base di zucca, pane, latte e funghi.