Il borgo con un paesaggio sorprendente e ricco di tradizioni: nel cuore di questa regione

C’è una regione italiana molto amata che custodisce un luogo meraviglioso. Il borgo con un paesaggio sorprendente, ideale per una gita in questa stagione. Scopriamo insieme le sue tradizioni e cosa è impossibile perdersi.

Borgo con paesaggio sorprendente
Borgo con paesaggio sorprendente – viaggi.nanopress.it

Sappiamo bene che l’Italia in quanto a borghi meravigliosi di antica fondazione, ricchi di siti storici e circondati da paesaggi che arricchiscono la vista, è piena. Avremmo difficoltà a stilarne una classifica dei più belli e difatti esiste un’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, che si occupa di elencarli. Il luogo di cui parliamo oggi ne fa parte, è conosciuto come “Leone degli Appennini” e conquista tutti con il suo paesaggio mozzafiato.

Il borgo con un paesaggio sorprendente è nel cuore di questa regione

L’Umbria è un territorio ricco di storia e bellezza. Qualsiasi zona si scelga di visitare non manca di stupire gli avventori grazie alla sua cultura, a monumenti e parchi storici, e naturalmente alla buona tavola.

La primavera con le sue lunghe giornate di sole e il clima mite è il momento ideale per scoprire la Valnerina, che di questa regione è un vero orgoglio, un nugolo di paesaggi collinari e piccoli borghi medievali dove il tempo pare essersi fermato. Soprattutto è il luogo ideale dove organizzare escursioni grazie al celebre Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

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Il borgo con un paesaggio sorprendente – viaggi.nanopress.it

C’è un luogo in particolare, che sorge a più di 900 metri di altezza, fregiandosi dunque del titolo di comune più alto della Valnerina, che grazie alla sua posizione privilegiata stupisce i viaggiatori con una vista unica.

Si chiama Monteleone di Spoleto o se preferite “Leone degli Appennini”.

Monteleone di Spoleto, la gemma della Valnerina

Il soprannome si deve alla posizione. Un concentrato di antiche e strette vie, e di antiche mura medievali che cingono il centro storico.

Il borgo si divide idealmente in due zone, una parte più alta che più di tutte ha conservato l’estetica medioevale e quella più bassa, di costruzione risalente al periodo del seicento. Nel raggiungere Monteleone la prima cosa che salta all’occhio oltre alla impareggiabile vista sulla vallata sottostante, sono le antiche porte. Ognuna di queste consente l’ingresso in città: Porta San Giacomo, Spoletina, San Giovanni e Porta delle Monache.

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Monteleone di Spoleto – viaggi.nanopress.it

Monteleone è celebre per la coltivazione del farro. In onore del pregiato cereale ogni anno a dicembre viene organizzata una manifestazione “Mostra Mercato del Farro Dop”.

I luoghi più importanti? Sicuramente la chiesa di San Francesco e la Chiesa di San Giovanni. La prima è particolare poiché conserva una copia in legno di noce e bronzo di una biga etrusca del Vi secolo a.C. Quella originale del 540 a.C. e scoperta dagli archeologi ad inizio ‘900, fu infatti rubata e venduta oltreoceano. Attualmente si trova al Met di New York.

La Chiesa di San Giovanni è invece sede della Confraternita della Buona Morte, nonché ex dimora templare. In molti suggeriscono una tappa anche al Monastero di Santa Caterina, da cui scorgere uno dei simboli del paese, l’antica Torre dell’Orologio.

Il borgo con un paesaggio sorprendente, cose da non perdere

Basta già ciondolare nei suoi antichi vicoli per ritenere la visita degna di nota: ogni scorcio appaga la vista perché trovandosi il borgo a questa incredibile altezza, ogni angolo è un punto panoramico.

Nonostante sia abitato da poco più di 600 abitanti e di dimensioni contenute, Monteleone di Spoleto offre diverse opportunità di intrattenimento. Possibile infatti praticarvi trekking ed equitazione, escursioni in bicicletta e visite guidate nelle sue miniere.

Un luogo così piccolo è comunque in grado di offrire del divertimento in diversi periodi dell’anno, dunque è consigliabile organizzare una visita durante uno di questi eventi, per godere della bella atmosfera che si propaga in tutto il borgo.

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Biga di Monteleone – viaggi.nanopress.it

Se dicembre è il momento della celebrazione del farro, a luglio ad intrattenere i turisti è la Fiera di San Felice. E ad agosto va in scena una rievocazione del borgo ai tempi del ‘500, nota come Palio di Doppiero. Un giusto omaggio al palato lo regala infine la sempre molto attesa Sagra degli Strascinati, dedicata alla celebre pasta umbra.

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