I più grandi giacimenti d’oro? Nel nostro Paese: perché non vengono sfruttati

Un’incredibile fonte di ricchezza, sono i più grandi giacimenti d’oro. Nel nostro paese sono diversi, perché non vengono sfruttati?

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un giacimento sul monte rosa – viaggi.nanopress.it

Quando parliamo di miniere o giacimenti d’oro, ci viene in mente certamente Zio Paperone. Il papero Disney che raccontava di aver costruito la sua fortuna grazie alle pepite d’oro del mitico Klondike. Nel nostro paese ci sono diversi luoghi che custodiscono incredibile ricchezza. Però non vengono sfruttati, sapete come mai? Vediamolo insieme.

I più grandi giacimenti d’oro nel nostro paese

Forse non tutti lo sanno ma nel nostro Paese si trovano i più grandi giacimenti d’oro. Precisamente sono rintracciabili nel Monte Rosa. Non uno solo, ma una vera e propria area che si estende nelle zone della Valle Anzasca e della Valle Antrona.

Si sono formati con la frattura delle rocce al cui interno sono penetrati e sedimentati fluidi caldi contenenti delle quantità d’oro. Quantità che nel tempo si sono solidificate dando vita a veri e propri “filoni”. Secondo gli esperti ad oggi l’area più ricca in questo senso è Pestarena. Non solo oro però.

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estrazione mineraria – viaggi.nanopress.it

Il Monte Rosa custodisce anche altri minerali. L’arsenopirite, la pirite, due minerali molto ricchi di zolfo. Nel 1200/1300 in questa zona iniziarono le prime timide estrazioni, ma solo nel 1700 l’area venne presa letteralmente d’assalto. Si estraevano quasi 200 kg di minerali l’anno, per poi registrare un calo intorno al 1875 in poi.

Perché non si estraggono più i minerali

Come mai un’area tanto prolifica non viene più utilizzata? In passato ci si rese conto ben presto che i filoni che si trovavano qui diventavano sempre più profondi e ricchi di arsenico. Questo rappresentava un problema perché ne rendeva molto difficile il trattamento.

Il problema della scarsa estrazione è anche un altro, ovvero il trasporto del materiale. Quanto estratto andava infatti portato presso appositi impianti, un’operazione dal costo davvero ingente. Se ci sommiamo anche alcuni incidenti che videro la morte di ben 4 operai, ecco la spiegazione. Nel 1961 venne dunque presa la decisione di chiudere questi impianti.

In compenso però sono stati creati dei musei minerari. Tuttora visitabili, raccontano ai visitatori la storia delle estrazioni e la vita dei minatori in quel periodo. Certamente luoghi davvero molto interessanti da visitare. Riaprire oggi le miniere con le tecnologie che abbiamo a disposizione sembra impossibile. Nonostante le miniere del Monte Rosa si stima conservino 25 tonnellate d’oro, lì rimarranno.

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una pepita d’oro – viaggi.nanopress.it

Non è detto che nei prossimi anni questa decisione non venga rivista. Considerato anche quanto il prezzo dell’oro negli ultimi anni è salito complice l’inflazione e le conseguenze post pandemia. Bisognerebbe però considerare i costi per l’estrazione, e molto altro. Il fattore più importante sembra essere però anche la posizione del giacimento. Che si trova a 2000 metri di quota, il che rende necessario anche realizzare infrastrutture adeguate. Insomma molto complesso. Chissà cosa ci riserverà il futuro.

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