Alla scoperta dei 5 luoghi abbandonati più belli d’Italia, tra storie e leggende. Ecco dove si trovano e perché visitarli.
In Italia sono tantissimi i luoghi che hanno segnato la storia del nostro Paese, luoghi antichi come castelli, abbazie e paesini nascosti.
Questi luoghi, contribuiscono a creare il fascino dell’Italia stessa, e molti di essi sono resi ancora più affascinanti dal fatto che sono abbandonati. Ma quali sono i più belli in assoluto?
Partiamo allora alla scoperta dei 5 luoghi abbandonati più belli d’Italia, vediamo dove si trovano e la loro affascinante storia.
Tra i luoghi abbandonati che meritano assolutamente una visita nel nostro Paese, troviamo ad esempio un luogo davvero magico, sul fondale marino tra Camogli e Portofino. Qui infatti, nell’Area naturale marina protetta Portofino, troviamo il Cristo degli abissi; si tratta di una statua di bronzo posta a 17 metri di profondità, nel 1954.
La statua fu posta a seguito della morte durante un’immersione di Dario Gonzatti nel 1947; ad oggi invece, è diventata il simbolo dell’amore per il mare e le immersioni.
Un altro luogo davvero incredibile da visitare è il Lago di Resia, un lago alpino in Alto Adige, che si trova a 1498 metri di altitudine. Quello che rende questo luogo tanto straordinario e misterioso è la presenza della cima del vecchio campanile di Curon che emerge direttamente dalle acque del lago; l’unica parte visibile di una struttura che comprendeva la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria con la torre campanaria.
Secondo la leggenda, durante alcune giornate invernali si sentono ancora suonare le campane, nonostante queste furono rimosse nel 1950.
La lista dei luoghi abbandonati più belli d’Italia però, non finisce qui. Ad esempio, troviamo anche Consonno, una cittadina della Brianza chiamata anche Las Vegas della Brianza; secondo infatti un progetto di un nobile della zona il conte Mario Bagno, nel 1062 questa cittadina doveva diventare il luogo adibito al gioco d’azzardo.
In seguito a una frana del 1976 però, la cittadina rimase isolata e così anche i cittadini l’abbandonarono completamente, lasciando tutte le strutture volute dal conte deserte.
Da vedere anche l’Abbazia di San Galgano, in provincia di Siena in Toscana, che fu costruita nel luogo della morte di San Galgano nel 1185; divenne così un luogo importante, così come i suoi monaci acquistarono potere. Ma la situazione cambiò drasticamente nel XIV secolo e nel 1474 i monaci fecero edificare e si trasferirono nel Palazzo di San Galgano a Siena, abbandonando completamente l’Abbazia.
In ultimo, la Rocca di Calascio, in Abruzzo, un luogo simbolo della regione in provincia dell’Aquila; la costruzione di questo castello fu voluta da Ruggero II d’Altavilla dopo la conquista normanna ma dopo i terremoti del 1349 e 1461 il castello e il borgo adiacente venne enormemente danneggiato e la popolazione si trasferì nel vicino borgo di Calascio.
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