“Ho speso 90 euro per un piatto di pasta”, è successo in Italia: dove

Consumare un ottimo piatto di tagliatelle all’astice in spiaggia, comodamente seduti sotto l’ombrellone, con vista sullo splendido mare di Forte dei Marmi, è un’esperienza indimenticabile, soprattutto quando, dopo la pietanza, viene ‘servito’ lo scontrino.

tagliatelle all'astice
Il conto per le tagliatelle all’astice non è andato giù al cliente che lo ha pubblicato sui social – viaggi.nanopress.it

Il conto proprio non è andato giù al consumatore. Per quanto inizialmente il protagonista abbia pagato senza fiatare, in un secondo momento, riesaminando il conto e riflettendo su quanto era successo ha ritenuto che si trattasse di un importo eccessivo per quel che aveva mangiato. Forse risentito e indignato o solo per mettere in guardia altri avventori, ha deciso di pubblicare la foto dello scontrino sui social. Evidentemente il post ha provocato una serie di reazioni per una spesa ritenuta da molti esorbitante.

Il cliente insoddisfatto ha pubblicato lo scontrino sui social

Nonostante il ristorante sia rinomato e frequentato anche da personaggi noti del mondo dello spettacolo e anche della politica, il cliente non è rimasto soddisfatto e non certo per il piatto di tagliatelle, a quanto sembra impeccabili, ma per una spesa che ha ritenuto eccessiva.

Il ristoratore ha scelto di rispondere

Le tagliatelle all’astice fresco (ovviamente ndr) servite in riva al mare sono costate al protagonista di questa storia ben 90 euro. Ma le polemiche successive non sono andate giù al titolare del locale di ristoro che è voluto intervenire rilasciando un’intervista al quotidiano ‘La Nazione’. L’esercente, Gabriele, si è soffermato sui costi, specificando che sono tutti chiaramente pubblicati sul menù, esprimendosi, poi con altrettanta chiarezza, anche sulla scelta del cliente.

Il titolare del ristorante: ‘Operiamo in totale trasparenza’

Gabriele ha chiarito come l’attività venga svolta in totale trasparenza e come riportato sulla carta, l’astice viene venduto a 18 euro l’etto. E di astice nel piatto ‘incriminato’ ve ne erano ben 500 grammi. Una porzione addirittura superiore al quantitativo di pasta.

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Quando il protagonista ha visto lo scontrino è rimasto sorpreso – viaggi.nanopress.it

Il crostaceo viene cucinato solo dopo essere proposto al cliente

Il titolare del ristorante ha chiarito ulteriormente come il servizio preveda che il crostaceo venga proposto ancora vivo alla clientela perchè possa visionare grandezza e consistenza, solo in seguito viene pesato e cucinato. E le tagliatelle all’astice sembra siano uno dei piatti più richiesti in questo locale, tanto che nel medesimo giorno in cui è scoppiato ‘il caso’ ne sarebbero state vendute ben 500. Gabriele ha spiegato, tra l’altro, che si tratta di una pietanza che viene servita da tre anni e senza mai aumentarne il costo.

L’amarezza del ristoratore sta nella mancata comunicazione da parte del cliente, che, se invece di ricorrere ai social, avesse chiesto, avrebbe ricevuto spiegazioni, anche dettagliate, in merito a qualità e prezzi.

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