Hanno notato strani comportamenti, ha lasciato perplessi addirittura gli scienziati

Gli scienziati hanno notato strani comportamenti in questa specie. Scopriamo insieme quale e di che cosa si tratta.

Strani comportamenti in mare
Strani comportamenti in mare – viaggi.nanopress.it

Sempre molto attivi gli scienziati quando si parla di mondo animale. Ci sono diverse specie al mondo da tenere sotto controllo, o perché considerate a rischio, o perché in continua evoluzione. Spesso anche da un punto di vista comportamentale. Una specie in particolare da qualche tempo a questa parte sta preoccupando non poco gli scienziati, per via di alcuni episodi che si stanno ormai ripetendo con una certa frequenza. Oggi vi spieghiamo di che si tratta.

Hanno notato strani comportamenti in questa specie, la preoccupazione degli scienziati

Degli animali straordinari che continuano a stimolare ancora curiosità e ammirazione. Considerati tra le specie più interessanti grazie alla loro intelligenza, e le loro incredibili capacità di caccia. Gli scienziati di tutto il mondo li amano e continuano a studiarli con impegno.

Ci riferiamo alle orche. Straordinari mammiferi marini, che appartengono alla famiglia dei delfinidi. Le possiamo trovare essenzialmente in tutti gli oceani senza distinzioni di temperature. Sono predatori abili e dall’alimentazione piuttosto variegata. Si nutrono infatti di pesci, ma alcuni di loro non disdegnano anche certi uccelli e pinguini ed incredibilmente anche leoni marini, talvolta balene e delfini.

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Strani comportamenti delle orche – viaggi.nanopress.it

La loro particolarità consiste certamente nel modo in cui cacciano. Le loro tecniche non sono innate, ma si tramandano da un esemplare all’altro ed ogni branco può presentarne di diverse. In questo ultimo periodo gli scienziati hanno notato strani comportamenti da parte loro. Si pensava inizialmente ad un caso isolato, ma alcuni episodi si stanno verificando sempre più di recente.

Si tratta di alcuni curiosi attacchi da parte di orche ad imbarcazioni. Generalmente animali che non agiscono in questo modo, socievoli, ma tendenti a non cercare il contatto con l’uomo, dunque in questo senso questo atteggiamento è una novità che viene monitorata sin dal 2020.

Le orche che attaccano le imbarcazioni

Prima di questo periodo, l’ultima volta che delle orche hanno cercato lo scontro con una nave era il 1978, un episodio molto celebre che vide protagonista Ambrogio Fogar.

Ed invece dal 2020 ad oggi sembra diventato un pattern. L’attacco di tre anni fa vide protagonista un orca che venne poi chiamata Gladis Negra. Nell’impatto con l’imbarcazione si è provocata una ferita sulla pinna dorsale. E secondo gli scienziati potrebbe essere lei l’origine di tutto.

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Orche attaccano barche – viaggi.nanopress.it

Ci sono stati diversi episodi dal 2020 ad oggi, che hanno coinvolto a volte un solo esemplare, a volte gruppi di tre. L’ultimo risale al 17 maggio di quest’anno, nello Stretto di Gibilterra. Questa volta ad essere colpito è uno yacht.

Curiosamente queste interazioni stanno avvenendo sempre nella zona iberica. E tutti sempre con la stessa dinamica. Gli esemplari si avvicinano all’imbarcazione, nella zona posteriore e puntano al timone. Una volta distrutto questo, si allontanano. Ormai non si può più nemmeno parlare di episodi sporadici, perché secondo le stime sono ben 500 gli episodi di questo tipo negli ultimi tre anni.

Gli scienziati stanno cercando di dare una spiegazione a questo fenomeno. Non sono animali aggressivi le orche e comunque il fatto di attaccare e poi andar via lascia altrettanto perplessi. Una teoria interessante vorrebbe fosse un gesto di emulazione di quanto accaduto all’orca Gladis.

Alfredo Lopez Fernandez, un biologo dell’Università di Aveiro, pensa infatti che il primo attacco ad un’imbarcazione da parte di quell’orca, abbia generato un’effetto a catena nel resto della specie. Questo spiegherebbe il perché si tratta di un pattern diffuso solo nell’area iberica. Un comportamento che esemplari più anziani hanno iniziato ad adottare e successivamente emulato anche da quelli più giovani.

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Orche – viaggi.nanopress.it

Secondo gli scienziati però non sarebbe un insegnamento dovuto alla caccia, ma semplicemente un modo di imitarsi tra loro. Va tenuto presente, spiega Lopez Fernandez, che non sono stati fatti studi recenti sul cervello delle orche, quindi si tratta di ipotesi, ma è molto probabile che quelli che per noi sono attacchi, magari per loro significhi tutt’altro.

Pensando agli episodi di questo tipo è risultato infatti evidente che le orche mirino essenzialmente all’imbarcazione e non agli umani, quindi non c’è intento di nuocere. La teoria è dunque che lo facciano semplicemente perché lo trovano divertente e continuino a farlo perché lo osservano tra di loro. Si ipotizza dunque che possa trattarsi quasi di “una moda” che potrebbe terminare a lungo termine.

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