Un quadro vinto all’asta potrebbe rivelarsi un’opera d’arte dal valore inestimabile. Questo è ciò che è successo a un avvocato collezionista di Piacenza qualche settimana fa.
Tutti i più grandi miliardari del mondo sono attratti dal collezionismo e dall’arte. Non è un caso che molti di loro (e chi sennò?) possiedono quadri e opere artistiche dal valore inestimabile.
Se però a entrare in possesso di un quadro di un grande artista è un collezionista del tutto ignaro di ciò che ha tra le mani, la storia cambia completamente e inizia a fare notizia.
Un quadro vinto all’asta potrebbe essere di un grande artista francese
Carlo Romagnoli è un avvocato e un collezionista d’arte di Piacenza. Qualche settimana fa ha partecipato a un’asta aggiudicandosi per poche migliaia di euro un’opera d’arte. Si tratta nello specifico di una tela di circa 104 X 74,5 centimetri sulla quale è dipinto un ritratto di una bambina in piedi.
La piccola ha la pelle chiara, capelli biondi tagliati fino alle orecchie, delle labbra rosate e un vestitino anch’esso rosa. Tutt’intorno la circondano pennellate di azzurro e colori tenui. In basso, ai suoi piedi, quello che sembra essere un giocattolo.
La bellezza del quadro, le tecniche pittoriche e le sue caratteristiche hanno subito insospettito l’avvocato che ha iniziato a studiare più approfonditamente l’opera da lui acquistata per poterne stabilire l’artista. E ciò che è venuto fuori dalle sue ricerche è incredibile.
L’opera che è un Monet da milioni di euro
Il critico d’arte Vladimir Cicognani, perito del Tribunale della Camera di Commercio di Bologna, afferma l’autenticità del quadro e la sua appartenenza a un’artista impressionista di fama mondiale: il francese Claude Monet.
Claude Monet è il padre dell’impressionismo. Fu il primo a dichiarare di voler cogliere le infinite sfumature cromatiche dettate dalle variazioni della luce. La sua opera più famosa in questo senso è la serie della Cattedrale di Rouen che il pittore raffigurò in tantissime condizioni metereologiche diverse.
Secondo il critico Cicognani l’opera sarebbe stata realizzata intorno al 1910 e, nonostante non rappresenti paesaggi – uno dei soggetti più comuni dipinti nelle opere di Monet, apparterrebbe con assoluta certezza all’artista.
Cicognani infatti ne è convinto non solo grazie alla firma riportata in basso a sinistra, ma anche per la tecnica e lo stile dell’opera che riconosce inequivocabilmente come del pittore impressionista francese.
Lo stesso avvocato Romagnoli ne è sicuro. Il collezionista ha infatti raccontato al quotidiano Libertà di aver studiato bene il quadro misterioso e di aver colto tanti elementi riconducibili a Monet. Inoltre, sostiene che la figura rappresentata nel quadro potrebbe essere una bambina cara al pittore.
A sostenere questa tesi è anche la realizzazione di alcune opere da parte dell’artista che immortalavano i suoi figli. Una di queste, per esempio, è “Jean Monet con il suo cavallo giocattolo” del 1972.
L’opera, conservata al Metropolitan Museum of Arts di New York, raffigura il figlio all’età di cinque anni, avuto con la compagna Camille-Léonie Doncieux, in posa su un cavallo giocattolo.
Tuttavia non sarebbe la prima volta che l’avvocato piacentino si ritrovi tra le mani un’opera di tale portata. Già in passato aveva vinto sempre a un’asta un quadro rappresentante un ritratto di donna. Dopo una decina d’anni proprio quel ritratto si rivelò essere un lavoro di Amedeo Modigliani.