‘Guerra’ al turismo di massa: ecco le regole più strane nei Paesi europei

Ci sono località che vengono prese d’assalto dai turisti. Destinazioni che sono diventate estremamente popolari, tanto da aver indotto residenti e istituzioni a adottare accorgimenti per controllare il numero di presenze e cercare di evitare il cosiddetto ‘overtourism’.

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Per combattere il turismo di massa sono state adottate, da alcune località, misure che fanno da deterrente – viaggi.nanopress.it

In questa ‘guerra’ al turismo di massa sono state istituite regole singolari che hanno lasciato perplessi non solo i diretti interessati: i turisti, ma anche l’opinione pubblica. Andiamo a scoprirne alcune adottate non solo in località italiane rinomate, ma anche in altre mete turistiche europee…

Le misure adottate su due spiagge della Sardegna

Se, ad esempio, in un viaggio in Sardegna si raggiunge la mitica spiaggia della Pelosa è bene sapere che non è possibile stendere asciugamani sulla sabbia, anzi è proprio vietato. Si possono utilizzare solo stuoie che evitano di portare via consistenti quantitativi di sabbia. Addirittura sulla spiaggia Rosa, sempre in Sardegna, è impossibile persino camminare e qualora qualcuno fosse sorpreso a portare via la sabbia rischia fino a 3.400 euro di multa.

Musica a tutto volume vitata in Portogallo

La musica accompagna le giornate e le serate estive in diverse località balneari, anche se sulle spiagge portoghesi è fatto divieto di mettere musica ad alto volume con il rischio di incorrere in sanzioni amministrative che possono ammontare anche a 36mila euro. Una misura che vuole preservare la pace e la tranquillità di residenti e turisti e che prevede anche l’impossibilità di usare altoparlanti portatili e non di meno di giocare a pallone, se non nelle aree previste.

Vietato girare in biancheria intima in pubblico

Singolare anche la disposizione prevista a Siviglia, dove è vietato andare in giro in biancheria intima in pubblico o anche mettere costumi con messaggi sessisti. Una misura che è stata dettata al fine di limitare atti osceni in pubblico che nascevano da iniziative di addio al nubilato o al celibato.

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Le regole che cercano di frenare l’overtourism – viaggi.nanopress.it

Stop ai selfie

In Liguria, invece, precisamente a Portofino destinazione turistica per eccellenza della Regione è fatto divieto di fare selfie. Questo limite è stato imposto dal fatto che lo scatto di foto provocava ingorghi nel traffico a causa di visitatori che si fermavano in mezzo alla strada per selfie.  Sono stati stabiliti degli orari, dalle 10 alle 18 chiunque venga sorpreso a sostare per troppo tempo può essere soggetto a multa di 270 euro.

Costruito un recinto per fermare i turisti

Ad Hallstatt in Austria un gran numero di turisti si ferma per scattare foto o fare selfie che immortalano il suggestivo paesaggio. Esasperati da questo fenomeno i residenti, fortemente disturbati dai visitatori, hanno realizzato un recinto che impedisce assembramenti e quindi anche la possibilità di scattare fotografie.

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