Questo luogo incantato in Italia è il posto perfetto da raggiungere durante una gita fuori porta in natura. Qui scenari meravigliosi e mito si intrecciano insieme e danno vita a un luogo unico al mondo.
Se Sorrento e la penisola sorrentina sono conosciute con il nome di Terra delle Sirene un motivo ci sarà. É qui, in una baia in particolare nei pressi di Massa Lubrense, sul Golfo di Salerno che secondo i racconti Ulisse avrebbe incontrate le sirene durante il suo viaggio di ritorno a casa, a Itaca, dalla sua amata Penelope.
Si dice che furono tre le fanciulle metà donna e metà pesce incontrate del mitico eroe: Partenope, Leucosia e Ligea. Il loro canto era talmente ammaliante da ipnotizzare letteralmente i marinai, destinati a naufragare contro le scogliere.
Ma questo non valse per Ulisse e i suoi compagni d’avventura. Grazie al suo piano che prevedeva di tappare le orecchie di tutti gli uomini con della cera, Ulisse riuscì a sfuggire al pericolo e alle sirene. Non volle rinunciare però ad ascoltare il loro dolce canto: si fece quindi legare ben stretto all’albero maestro della nave così da non correre il rischio di restarne prigioniero.
Le sirene per la delusione si trasformarono in roccia dando vita alle tre isolette che oggi prendono il nome di Li Galli, Castelluccio e la Rotonda.
Si dice che dopo essersi tratto in salvo, Ulisse abbia costruito un tempio dedicato alla dea Atena. Oggi i resti di quel tempio si trovano a Punta Campanella, nei pressi della Baia di Ieranto il cui nome (dal greco ieros) significa proprio sacro.
La Baia di Ieranto è talmente incantevole e suggestiva che non si fa fatica a capire il perché sia stata lo scenario perfetto per la nascita di racconti e leggende. In questo luogo incontaminato e lontano dal turismo di massa la natura regna sovrana e aleggia un’atmosfera quasi mistica che riporta indietro nel tempo proprio ai tempi del mito.
La Baia fa parte dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella (1997), ma è tutelata dal 1987 dal FAI.
40 chilometri di costa che si snodano tra Napoli e Salerno e circa 1500 ettari di terreno custodiscono numerose specie di uccelli migratori e la tipica vegetazione della macchia mediterranea. Proprio tra le ginestre e gli arbusti sempreverdi si trova il sentiero che attraversa l’area naturale e arriva fino alla Baia di Ieranto.
Il sentiero per arrivare alla Baia è splendido tanto quanto la Baia stessa. Si tratta di un percorso di circa 6 chilometri immerso totalmente nella natura con straordinarie viste panoramiche sul golfo di Salerno.
Il punto di partenza è il borgo di pescatori di Nerano, all’estremità della penisola sorrentina. Qui si può tranquillamente lasciare la propria auto in uno dei parcheggi prima di raggiungere lo start point nella piazza del centro del paese.
La prima parte del cammino è pianeggiante e vede come prima attrazione da ammirare da lontano da Villa Rosa di Norman Douglas, l’autore britannico che amava l’Italia e che scrisse La Terra delle Sirene nel 1911.
Proseguendo il cammino si arriva in uno dei punti panoramici più emozionanti, quello a strapiombo sulla spiaggia di Nerano superato il quale si apre davanti agli occhi uno scorcio a dir poco incantevole che spazia da Punta Penna a Punta Campanella, passando dall’Isola di Capri e dai suoi magici faraglioni.
Alla fine del sentiero si giunge poi alla Scala dei Minatori. Si tratta di una scalinata che i minatori del posto realizzarono nel Novecento per raggiungere con più facilità le cave nelle quali si estraeva la calce.
Una volta arrivati alla meravigliosa Baia di Ieranto sembrerà di aver terminato il lungo cammino che porta al Paradiso. Il mare dall’acqua particolarmente azzurra e i colori della macchia mediterranea sono i protagonisti della tavolozza incantevole di questa oasi di pace lontana dal mondo.
Le acque della Baia non sono solo incredibilmente belle, ma anche particolarmente adatte alla vita. Qui infatti si verifica il fenomeno dello upwelling, ovvero della risalita di acque profonde che portano con sé una grande quantità di nutrienti fondamentali per lo sviluppo di piante e animali.
Grazie a questo fenomeno, il FAI ha censito fino a ora oltre 260 specie diverse che vivono in quest’area tra cui l’essenziale Posidonia Oceanica, vari pesci, cavallucci marini e gamberetti.
É chiaro quindi che i fondali della Baia di Ieranto siano il luogo perfetto per praticare snorkeling e ammirare la grande biodiversità che questo posto da favola custodisce.
Ma non solo snorkeling. Dal momento in cui la baia si può raggiungere anche via mare, è possibile noleggiare un kayak o una barca e pagaiare fino alla sua spiaggia.
Anche gli appassionati di birdwatching troveranno qui il loro angolo di paradiso. La vegetazione della baia infatti fa da habitat a tantissimi uccelli che passano da queste parti durante il loro viaggio migratorio.
Tra questi si possono incontrare gabbiani reali, passeri solitari, gheppi, falchi pellegrini e corvi imperiali. Ma anche cardellini e fringuelli il cui canto melodioso sembra oggi sostituire perfettamente quello delle sirene.
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