Erano estinti dal 1500, ritornano in Italia in maniera abbondante: esperti preoccupati

Un ritorno inatteso che inizia a preoccupare gli esperti. Erano estinti dal 1500 e ora in alcune zone d’Italia sono tornati anche in abbondanza. Scopriamo insieme di che si tratta.

Avvistamento animale
Avvistamento animale – viaggi.nanopress.it

Una situazione che gli scienziati stanno monitorando da diverso tempo e che ora inizia a farsi preoccupante al punto da essere oggetto di discussioni in Parlamento. Il ritorno di una specie inizialmente accolto con entusiasmo, potrebbe ora rappresentare un problema in alcune zone del nostro paese. Non tanto per l’uomo, quanto per la tutela e la salvaguardia del territorio. Vediamo insieme di che si tratta.

Erano estinti dal 1500, il ritorno in Italia preoccupa gli esperti

Gli iniziali avvistamenti di questa specie dopo più di 400 anni, era stata accolta con entusiasmo dagli esperti. In poco tempo però si è verificata un’inversione e gli scienziati stanno lanciando l’allarme: la loro presenza rischia di mettere a repentaglio alcuni ecosistemi. Stiamo parlando dei castori.

In Italia sono scomparsi dal 1500/1600 e nel resto d’Europa la loro presenza è andata via via diradandosi, facendo inserire questo mammifero direttamente nella lista delle specie a rischio della Direttiva Habitat.

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Erano estinti dal 1500 – viaggi.nanopress.it

Il motivo: per moltissimi anni i castori sono stati vittime di sessioni di caccia intensiva per via della pelliccia, ma sopratutto per l’olio che si può ricavare dalle loro ghiandole perianali. Il castoreo o castorio è infatti utilizzato all’interno di alcuni profumi, nelle tinture alcoliche e negli Stati Uniti anche come additivo alimentare. Dubbio l’utilizzo in campo medico e fortunatamente limitato solo ai tempi antichi, quando si riteneva potesse coadiuvare i trattamenti per l’epilessia.

Ora in maniera del tutto inaspettata, dopo alcuni timidi avvistamenti nel 2021 e la conferma della loro presenza in alcune regioni italiane nel 2022, gli esperti iniziano a preoccuparsi per le conseguenze sull’ambiente.

Come i castori rischiano di danneggiare l’ambiente

I rischi naturalmente non sono per l’uomo perché il castoro non è un mammifero aggressivo. Ed in realtà in condizioni di normalità è un animale che “aiuta” l’ambiente. In zone come la Val Pusteria infatti in cui la presenza sembra ancora normale, non sono segnalati problemi.

Sono Umbria e Toscana le regioni più interessate da questa improvvisa proliferazione. In particolare le segnalazioni arrivano da zone come Anghiari, Sansepolcro e Città di Castello: qui la presenza massiccia dei roditori è visibile dall’analisi di diverse zone, che presentano alberi rosicchiati in quantità allarmante e diverse dighe costruite da loro.

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Castori tornano in Italia – viaggi.nanopress.it

I dati raccolti preoccupano gli esperti e le previsioni non sono rosee: si rischia di danneggiare seriamente l’ecosistema di quelle zone. Non solo, perché con la loro attività i roditori potrebbero provocare anche danni agli argini dei fiumi e causare gravissime inondazioni.

Se ne parla anche in Parlamento e queste regioni sono state invitate a trovare una soluzione. Tracciare e monitorare gli esemplari, e valutare l’eventualità di una rimozione. Chiaramente nel rispetto della specie che, nonostante il prepotente ritorno in territorio italiano è comunque ancora considerata a rischio.

Il ritorno dei castori in Italia, erano estinti dal 1500

Ma come ha fatto una specie a rischio estinzione e scomparsa nel nostro paese da così tanti anni, a tornare invertendo la tendenza al punto da preoccupare anche i rappresentanti delle istituzioni?

Per quel che riguarda i territori come la Val Pusteria, secondo gli scienziati i castori sarebbero semplicemente migrati da stati vicini, segnale che questo territorio dopo anni è tornato ad essere climaticamente ideale come habitat per la specie.

Il discorso si fa più delicato per Umbria, Lazio e Toscana perché l’ipotesi della migrazione è completamente da scartare. Il castoro è un eccellente nuotatore, ma altrettanto non si può dire per i suoi movimenti sulla terraferma, quindi è altamente improbabile che gli esemplari possano essere migrati dalle regioni del nord.

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Castoro eccellente nuotatore – viaggi.nanopress.it

In questo caso la colpa è dell’intervento umano, come accaduto in altri stati europei come la Spagna. Si pensa che gli esemplari siano stati importati illegalmente da zone europee che li vede ancora presenti, in maniera anche massiccia.

Il povero castoro non è comunque totalmente da demonizzare perché è noto anche il suo effetto positivo sull’ambiente. È in grado di favorire lo sviluppo delle biodiversità animali e vegetali influenzando le zone in cui vive, creando ad esempio zone umide.

Questo chiaramente quando la presenza non è invasiva. Ad esempio di recente a Londra il sindaco ha annunciato che nella zona di Ealing in autunno verranno introdotti alcuni esemplari europei. Anche in questa città non si vedevano da 400 anni.

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