Era manager di una multinazionale, ora vive in barca a vela: il motivo della scelta

Ora vive in barca a vela, questa è la storia e l’incredibile decisione di quest’uomo, ex manager di una multinazionale.

ora vive in barca a vela
Ora vive in barca a vela – (Bernardo Cumbo – Youtube)

Quante storie abbiamo letto ed ascoltato, di incredibili cambi di vita, di persone che con coraggio decidono di stravolgere completamente le loro certezze per ricominciare altrove e da capo? Oggi ne raccontiamo una che ha avuto la spinta proprio durante la recente pandemia. Scopriamola.

Ora vive in barca a vela, ecco la sua storia

Persone che decidono di vivere in camper, di abbandonare il posto fisso. Talvolta anche la ricerca di una abitazione stabile. E perché? In cambio di un tipo di tranquillità che una vita più “banale” non riesce più a trasmettergli.

Una scelta certo non per tutti e di sicuro non alla portata di tutti. Rinunciare ad alcune comodità, tecnologia, imparare a vivere con poco. Però ci piace molto leggerne e magari trarne ispirazione. Come la vicenda di oggi, quella di Marco, che ora vive in barca a vela.

La sua sembra una storia da titoli sensazionalistici da giornale, ma è tutto vero e lo racconta lui stesso attraverso un canale Youtube. Quest’uomo era manager di una multinazionale, che ha però deciso di lasciare tutto. Una decisione maturata presa durante la pandemia da Covid -19 che complice i lockdown e i cambiamenti nel modo di lavorare di molti di noi, ha spinto diverse persone a rivedere la loro vita lavorativa. Un fenomeno chiamato “Great Resignation”.

Così Marco ha rassegnato le sue dimissioni e deciso di vivere il resto della sua vita in barca a vela. Una passione nata da ragazzo quando ha preso le prime lezioni e che gli ha insegnato ad amare così tanto il mare dice, che starne lontano ogni giorno era diventato insopportabile. Così ha deciso di prendere la sua imbarcazione e trasformarla in modo da poterci vivere con la moglie.

Il fenomeno della Great Resignation

La moglie di Marco lavora ancora, evidentemente in smart working, ed hanno imparato a risparmiare e vivere con poco, a volte guadagnando offrendo la possibilità di far fare delle gite in mare a persone che sono interessate.

Si spostano ovunque e riescono a vivere come se fossero in una abitazione canonica grazie all’installazione di pannelli solari che gli consentono di avere elettricità, un impianto elettrico ed idrico che gli permette di sfruttare l’acqua di mare per lavarsi e lavare i piatti e un impianto di scarico che permette di smaltire rifiuti organici in mare aperto. Per quel che riguarda l’acqua da bere, cercano di farne rifornimento quando si trovano a terra, cercando soluzioni che non gli facciano accumulare troppa plastica.

Una vita che non li farebbe mai tornare indietro dice Marco, perché ogni giorno gli consente di incontrare persone nuove ed è come fare una piccola avventura. Spesso è vero si è in balia del tempo e degli eventi atmosferici, ma non lo cambierebbe con nulla al mondo.

la storia di marco
La storia di Marco – Bernardo Cumbo

Il fenomeno della Great Resignation, secondo alcuni dati statistici è diventato sempre più frequente e dall’inizio della pandemia, quello delle dimissioni volontarie è un caso che interessa il 60% delle aziende. Soprattutto per quel che riguarda l’area informatica e digitale. I più interessati sono quelli nella fascia di età tra i 26 ed i 35 anni, che ricercano delle condizioni economiche più soddisfacenti. Il vero motore è anche però quello di cercare un equilibrio tra i lavoro e la propria vita.

Un qualcosa che con lo smart working sarebbe in realtà più che possibile, perché permetterebbe di gestire diversamente il proprio tempo. Una vera sfida per le aziende che ora per non vedere una fuga di professionisti, dovranno trovare il modo di rendere più allettante il lavoro in azienda.

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