È riapparso nuovamente, anche se considerato estinto: avvistato tra il fogliame. Di quale animale parliamo.
Anche se era considerato ormai estinto da tempo, è riapparso, lasciando tutti a bocca aperta: l’animale in questione, infatti, è stato avvisato tra le foglie, destando molta attenzione, visto che nessuno si aspettava di rivederlo. Scopriamo, dunque, di che animale si tratta e dove è stato visto ancora una volta.
Riapparso anche se credevano fosse estinto
La notizia del rinoceronte di Giava che è stato avvistato tramite le foto-trappole nel Parco Nazionale di Ujung Kulon ha donato nuova speranza alla specie che, nei fatti, rischia di estinguersi. È un buon segno il fatto che popolazione di tali animali stia crescendo, anche se la sopravvivenza di tali animali è minacciata dai bracconieri.
L’incremento della popolazione da 62 a 82 individui dal 2013 a oggi è una dimostrazione di come tutte le attività messe in atto per la conservazione della specie abbiano avuto un esito positivo. C’è da dire, però, che il bracconaggio rimane una minaccia enorme, e le autorità dovranno continuare a lavorare duramente per combattere tale piaga e proteggere questi magnifici animali.
L’arresto dei bracconieri e il sequestro dei corni di rinoceronte sono azioni importanti, che sono messe in atto negli ultimi anni in maniera intensiva anche se la battaglia contro il bracconaggio richiede un impegno costante e la cooperazione internazionale in modo da tenere sotto controllo la domanda di corni, che sono molto ambiti, in Cina, soprattutto, per scopi medicinali e terapeutici.
Bracconaggio illegale, una piaga sempre più grande
Dall’anno scorso, le autorità hanno arrestato sei presunti bracconieri, anche se otto sono ancora in fuga, tra cui uno che è riuscito a fuggire da casa poche ore prima dell’arrivo della polizia.
Secondo quanto riferito, il fuggitivo era in possesso di varie informazioni importanti sui rinoceronti nel parco nazionale Ujung Kulon di Giava, l’unico posto al mondo in cui è ancora presente la specie, il che ha fatto temere che potesse ricevere assistenza dall’interno.
Dal 2018, secondo i dati diramati, due bande hanno ucciso 26 rinoceronti, ovvero tra un terzo e un quarto della popolazione stimata della specie. “È un numero enorme“, ha affermato Nina Fascione, direttrice dell’International Rhino Foundation, la quale ha aggiunto di essere “scioccata e devastata”.
La polizia indonesiana ha arrestato – inoltre -un collezionista che aveva acquistato corni di rinoceronte dalla gang per 500 milioni di rupie (circa 30mila euro).
Secondo quanto riferito, i sospettati hanno affermato di aver ucciso i rinoceronti per i loro corni, che sono venduti sul mercato nero cinese a cifre molto alte. Le corna di tali animali, inoltre, sono composte di cheratina, la stessa sostanza presente nei capelli e nelle unghie.