Credi che non sia possibile sopravvivere per una settimana nell’Oceano? Questo ragazzo ci è riuscito. Vediamo come ha fatto.
L’uomo in questione è riuscito a sopravvivere nell’Oceano su un’imbarcazione di fortuna insieme a degli amici e ha documentato il tutto sui social.
Pensi che sia impossibile sopravvivere per sette giorni sperduti nell’Oceano? Dopo aver letto questa storia non dovrai fare altro che ricrederti. Un ragazzo, infatti, insieme a degli amici, ha messo in atto una challenge: quella di vivere nell’Oceano per una settimana intera.
Ciò significa che il piccolo gruppo di amici, per ben sette giorni, ha dovuto, non solo condividere la stessa chiatta ma anche dover mangiare, bere, dormire, far fronte ai bisogni corporali, il tutto nel bel mezzo del mare più aperto. Il che significa fronteggiare il freddo, il caldo, la notte e le possibili intemperie.
Ovviamente, l’uomo ha messo in piedi la challenge in favor del suo canale YouTube che si chiama MrBeast e ha oltre 235 milioni di iscritti. Il video in questione ha oltre 226 milioni di visualizzazioni. Vediamo cosa è successo.
Dopo essersi fatto lasciare su una chiatta insieme a dei suoi amici, da un’imbarcazione, il ragazzo ha compiuto la prima operazione. Per evitare di scottarsi con il sole, infatti, lui e i suoi amici si erano fatti lasciare legno, canne e tende. Mettendo insieme con una corda le canne, i ragazzi si sono costruiti delle tende, simili a quelle indiane.
Ovviamente, la chiatta era fornita anche di una grande cassa fornita di tutti i viveri, quelli che avrebbero dovuti sfamarli per la settimana a venire. Non solo viveri ma anche acqua potabile per tutti e 5 i protagonisti dell’avventura. Inoltre, non poteva mancare un corredo per dormire, costituito da cuscini e sacchi a pelo.
Ben presto, la combriccola si rese conto che dormire era veramente difficile a causa del moto ondoso. A ciò si aggiungeva l’odore del sudore. I cinque, infatti, non avendo acqua corrente non potevano lavarsi. Anche andare a fare un bagno nell’Oceano non era una cattiva idea perché le acque erano popolate di pesci che pungevano.
Per la maggior parte del tempo c’era il sole ma per un paio di notti il mare è stato in burrasca il che ha fatto temere al gruppetto per la loro vita. Per fortuna, allo scoccare del settimo giorno, dopo aver decretato la challenge superata, i cinque hanno potuto tornare a vivere le loro vite sulla terraferma.
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