Eccezionale avvistamento in Italia: cosa hanno individuato i passanti

L’avvistamento eccezionale è avvenuto nel Sud dell’Italia e, nello specifico, a Peschici. Cosa hanno avvistato i passanti in acqua? Continua a leggere e lo scoprirai. 

avvistamento Peschici
avvistamento Peschici – viaggi.nanopress.it

Niente di pericoloso ma qualcosa di bello perché la natura non smette mai di sorprenderci, anche in zone in cui non ci si aspetterebbe mai.

Avvistamento spettacolare al largo del porto

Alcuni passanti hanno fatto uno spettacolare avvistamento al largo del porto di Peschici. Lo spettacolo naturale ha avuto dell’incredibile perché la natura non smette mai di sorprenderci, anche quando meno che lo aspettiamo. In cosa è consistito l’avvistamento? Dai passanti è stata vista nuotare al largo delle acque del porto del paesino turistico, una foca monaca che è tornata a popolare le acque del Gargano.

L’ultimo avvistamento dell’esemplare era avvenuto nel mese di maggio 2023. Ciò fa ben sperare in un ripopolamento delle acque da parte dell’animale. L’avvistamento è stato documentato anche da un video che ha fatto il giro del web diventando molto popolare.

Foca Monaca
Foca Monaca – viaggi.nanopress.it

Un gradito ritorno

La foca monaca è stata avvistata nel Gargano da un pescatore e alcuni amici davanti a Marina di Lesina. Un filmato ufficiale era stato condiviso da Lucrezia Cilenti, ricercatrice del Cnr che aveva specificato che quelle acque rappresentano un habitat perfetto per la foca monaca, in particolare la zona delle Isole Tremiti. Un modo per fare da connessione con le coste croate dove la foca monaca prolifera già.

L’avvistamento di qualche giorno fa ha fatto strabuzzare gli occhi di Nicola Marino e Pasquale Mastromatteo, due pescatori che hanno girato un video nel porto di Peschici.

Un ritorno che dovrebbe essere protetto. Gli ultimi avvistamenti alle isole Tremiti risalgono agli anni ’50. A testimoniare la loro presenza dei segnali nella Grotta del Bue marino sull’Isola di San Domino.

Oggi la foca monaca viene considerata come il mammifero marino che rischia maggiormente l’estinzione in Europa. Prima proliferava soprattutto nel Mar Mediterraneo, Mar Nero ma anche nelle coste del bacino Atlantico Orientale, dalle Azzorre fino alla Gambia. Ad influire negativamente sulla sua sopravvivenza la caccia.

Nel mondo si contano soltanto 500/600 esemplari che sono distribuiti in due genotipi di cui uno è nell’Atlantico e l’altro nel Mediterraneo. Un segnale evidente della sua ripopolazione ha fatto sì che la IUCN riclassificasse la specie da estinta a in via d’estinzione.

 

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