Una casa larga solo due metri, ma con tutti i comfort abitativi possibili e immaginabili. È il progetto sperimentale dello studio Pitman Tozer Architects di Londra.
Può una facciata larga solo due metri e mezzo nascondere un’abitazione straordinaria e bellissima, addirittura sostenibile e con tutti i comfort abitativi? La risposta è sì.
Tra le incantevoli villette a schiera nel West London, si trova la Gap House, un progetto interessante che dimostra come ecosostenibilità e design possono in realtà camminare di pari passo e dare vita a spazi a dir poco unici.
Il progetto appartiene allo studio Pitman Tozer Architects che si è posto l’obiettivo di creare una casa in uno dei vicoli più stretti della città.
La Gap House di Londra, una casa larga solo due metri
La Gap House dello studio Pitman Tozer Architects è davvero un progetto notevole. Si tratta di una casa unifamiliare, situata nei vicoli di Londra, che sfrutta al massimo uno spazio angusto tra due edifici esistenti con una larghezza di soli due metri e mezzo.
Il concetto principale alla base della Gap House era quello di creare una casa sostenibile e ad alta efficienza energetica, concentrandosi sulla riduzione delle emissioni di carbonio e sull’ottimizzazione dell’energia utilizzata.
La casa fa uso di diverse tecnologie green come pannelli solari sul tetto per la produzione di energia, un sistema di raccolta delle acque piovane per il riutilizzo e un buon isolamento termico per ridurre la dispersione di calore.
La Gap House è una sorta di esperimento architettonico che sfida le limitazioni di spazio e che dimostra che anche in aree urbane strette è possibile realizzare edifici sostenibili e funzionali. Il progetto ha avuto molto successo per il suo approccio innovativo e la sua attenzione all’efficienza energetica, tanto da essere premiato nel 2009 con la Manser Medal.
Design e innovazione ecosostenibile
La Gap House è stata progettata, come detto, per ottimizzare gli spazi urbani delle grandi città come Londra. Con una larghezza di soli due metri e mezzo, il design sfida le convenzioni architettoniche tradizionali e dimostra che è possibile creare un ambiente abitativo confortevole anche in spazi impensabili.
Per la costruzione della Gap House sono stati utilizzati materiali sostenibili e di alta qualità. La facciata esterna è realizzata in mattoni che si integrano con l’architettura e gli edifici circostanti. All’interno, si trovano finiture moderne e minimaliste, e le varie zone presentano un’attenzione particolare alla luce naturale e alle aree aperti.
La casa è stata pensata per essere efficiente dal punto di vista energetico. I pannelli solari posti sul tetto generano energia pulita, riducendo la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali. Inoltre, sono stati adottati sistemi di isolamento termico avanzati per minimizzare la dispersione di calore e ridurre i consumi energetici complessivi.
La Gap House integra poi un sistema di raccolta delle acque piovane che gli abitanti possono immagazzinare e riutilizzare per scopi non potabili.
Nonostante le dimensioni ridotte della facciata, la Gap House vuole offrire spazi interni funzionali e confortevoli su una superficie totale di 185 mq. La struttura sfrutta al massimo ogni centimetro di spazio disponibile, mettendo a disposizione della famiglia proprietaria della casa:
- un’area living,
- una cucina,
- quattro camere da letto,
- una sala da pranzo,
- uno studio,
- due bagni ben organizzati.
Agli ambienti interni si aggiunge poi addirittura un cortile con giardino.
L’abitazione nasce dal progetto di Pitman Tozer per la famiglia di Luke Tozer. Un progetto sperimentale reso possibile grazie all’introduzione di soluzioni innovative volte a sfruttare ogni spazio delle grandi città strizzando l’occhio all’ambiente.