Avvistamento shock ad Ostia: tutti i bagnanti sono rimasti senza parole, definendolo “un diavolo di mare”. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Il mare di Ostia, Roma, i bagnanti si sono ritrovati di fronte a quelli che sono stati definiti “diavoli di mare“, che, alla fine, sono delle mante mediterranee, animali che non tutti conoscono e la cui presenza non è sempre ben gradita. Scopriamo, dunque, insieme cosa è successo.
Avvistamento shock ad Ostia: arrivano i ‘diavoli di mare’
Nel mare romano, si possono trovare tantissime creature, anche i cosiddetti “diavoli di mare”, che sono stati avvistati, poco tempo fa, ad Ostia e che, nei fatti, nuotano in tali acque insieme ad altri meravigliosi esemplari della vita marina, tra i quali possiamo annoverare le tartarughe giganti e di delfini.
In sostanza, questi diavoli di mare non sono altro che le mante mediterranee, specie che, d’altronde, è considerata a rischio di estinzione. L’avvistamento, che ha lasciato alquanto basiti ad Ostia, è avvenuto nel momento in cui è stata attuata una delle varie uscite in barca legata al progetto “Catturati in FOto“, come spiegato dalla presidente ricercatrice dell’Aps sotto al mare, Lisa Stanziani.
Come quest’ultima spiegato, nel corso dell’intervista rilasciata a RomaToday, che l’attenzione è stata particolarmente attirata dalla presenza di due pinne, che erano vicine e che hanno spinto i ricercatori a spegnere il motore della propria barca e a capire, in realtà, di cosa si trattasse.
L’avvistamento con i binocoli e le apparecchiature fotografiche
Grazie ai binocoli agli obiettivi fotografici che avevano con loro, hanno ripreso cinque mante, che si erano fatte notare grazie alla loro pinne pettorali che fuori uscivano, nei fatti, dalle acque. Come la stessa ricercatrice ha spiegato, gli esemplari avvistati ad Ostia sono appartenenti alla specie Mobula mobular.
Sono, dunque, dei pesci cartilaginei che si trovano, nella maggior parte dei casi, nel Mediterraneo, nell’Atlantico Orientale. Inoltre, alcuni esemplari si possono anche trovare nelle acque del Portogallo, nelle isole Canarie ma anche nelle Azzorre e nei pressi delle coste irlandesi.
Stanziani ha – inoltre – sottolineato che tali animali “non sembravano minimamente disturbati dalla nostra presenza“, pertanto i diavoli di mare hanno continuato a interagire tra loro, ignorando completamente la presenza dei ricercatori.
Una buona notizia, considerando che a tale specie, come video dicevamo poc’anzi, il rischio di estinzione: pertanto, vederne alcuni esemplari in mare dà nuovamente speranza. C’è da dire, però, che, di recente, è stata rinvenuta una carcassa di una tartaruga liuto effettuata da ricercatori dell’Aps sotto al mare e che getta nuovamente luce sull’importanza di tutelare la fauna marina, dai dai cambiamenti ambientali, nonché dalle azioni dell’uomo.